mercoledì 3 aprile 2013

Insect Ark - Long Arms (Recensione)

Un’artista visionaria nata a San Francisco e il suo progetto solista, che prende forma a Brooklyn:
One woman, a sampler, a bass, a lap steel, loops and programming” sono le parole, essenziali, che Dana Schechter usa per descrivere Insect Ark. Una mente votata all’arte, polistrumentista, con un background musicale privo di forme definite e limiti apparenti: trascorsi da bassista nella scena metal della Bay Area e un percorso completamente trasversale, che attraversa gli Angels of Light di Michael Gira e tocca gli American Music Club.

Dana ha una band, i Bee and Flower, con tre dischi all’attivo, uno split, svariati singoli, due Film Scores e collaborazioni sul palco e in studio, con membri di Calexico, Swans, Iggy Pop, Nick Cave & the Bad Seeds e Keren Ann, tra gli altri.

Un appoccio alla musica, il suo, segnato dalla ricerca costante e inquieta, che mette a nudo la chiara esigenza di voler dare voce a ogni sfaccettatura di una personalità evidentemente multiforme.
Long Arms è il secondo EP pubblicato come Insect Ark, dalla Geweih Ritual Documents, tre solchi su un 10” in vinile con una bellissima copertina di cui Dana stessa è autrice.
Descrivere la sua musica è difficile. Un suono basato sull’introspezione profonda e l’esperienza d’ascolto è come un viaggio, intenso, attraverso se stessi, concettualmente vicino all’anamnesi Platonica.
Drones, loop, echi e stratificazioni sonore che avvolgono, stordiscono e stimolano la percezione nel tentativo di risvegliare una coscienza lontana, perduta. Tracce che seducono e scorrono lentamente verso il buio, in un continuum interrotto da cambi di direzione inaspettati che svleano un senso della melodia assai spiccato e capace di raggiungere picchi di tensione assoluta, catartica e totalmente destabilizzante.

Long Arms è un lavoro di rara bellezza, quasi letterario, che porta con sé suoni e immagini e trova il suo spannung con Symbols, in cui Swans e Calexico sembrano incontrarsi in un overlap che prende forma nell’assurdo.
Un disco che va assorbito, riascoltato, interpretato, amato.

Voto: ◆◆◆◆◆
Label: Geweih Ritual Documents

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