J Mascis per chi non lo sapesse è il leader dei Dinosaur Jr. Probabilmente è la band che colloco sempre al terzo posto ogni volta che cerco di fare una classifica dei gruppi che più mi hanno deviato l'esistenza. J Mascis è il mio Guru e questa foto conferma tutto, vedi qui.
Non c'è nulla da fare, ci sono musicisti che senza chitarra in mano non ci sanno stare. Joseph Donald Mascis è uno di questi, quando è fermo con i Dinosaur Jr imbraccia la chitarra acuistica e da vita ad un album, con scioltezza, che come al solito nessuno si aspettava. E mica è finita qui? Parte anche per un lungo tour, che fortunatamente toccherà anche l'Italia.
Le composizioni di J. mi hanno sempre trasmesso un certo senso di libertà, soprattutto con i Dinosaur Jr, però ricordo che l'album che mi aveva colpito maggiormente di questo cantautore è proprio uno "solista", appunto "Free so Free" con i The Fog. Non è un caso che a fine anni '80 compose un brano come "Freak Scene", uno dei cavalli di battaglia della X Genertion o Post-hippie. Dal punto di vista compositivo posso parlare di Generation J, che formò band importanti, una su tutte, i Nirvana ad esempio.
Se c'è qualcuno a cui si rifà Mascis è sicuramente Neil Young, e lo avverto in particolar modo in questo album. "Several Shades Of Why" è uno degli album più intimi che J. abbia mai composto, segno che ormai è giunto ad un età tale dove appunto i perché iniziano ad avere diverse sfumature. Ma continua comunque a sorprendere la sua linearità, con il suo cantato al limite dall'andare fuori tonalità (non provate a chimarle stonature, ok?) perché a me detto in sincerità fa veramente impazzire il suo modo di cantare.
La seconda traccia, che da il nome all'album è un esempio bellissimo di come il suo cantautorato stia prendendo una piega più graziosa, stile Eddie Vedder in "Into The Wild", con tanto di violino. "Very Nervos and Love" invece è un brano che ricorda Nick Drake di "Pink Moon". La traccia successiva "Is It Done" è stata la prima ad anticipare l'album, concessa dalla Sub Pop in free download. L'album raggiunge il suo apice con "Too Deep", una canzone con giro semplice ma efficacissimo insieme al cantato melanconico, di un Mascis a tratti provato. "Can I" è il brano più significativo dell'intero album, perché racchiude al suo interno tanti "perché", e fa strada al brano conclusivo "What Happned" dove veramente te lo chiedo anch'io - J, cos'è successo? Ti sento triste. Mi dispiace! Sei triste per le sorti della madre terra? Anch'io, porca eva!
Sono vari i motivi per amare quest'artista. Uno dei tanti è racchiuso in questo video.
Non c'è nulla da fare, ci sono musicisti che senza chitarra in mano non ci sanno stare. Joseph Donald Mascis è uno di questi, quando è fermo con i Dinosaur Jr imbraccia la chitarra acuistica e da vita ad un album, con scioltezza, che come al solito nessuno si aspettava. E mica è finita qui? Parte anche per un lungo tour, che fortunatamente toccherà anche l'Italia.
Le composizioni di J. mi hanno sempre trasmesso un certo senso di libertà, soprattutto con i Dinosaur Jr, però ricordo che l'album che mi aveva colpito maggiormente di questo cantautore è proprio uno "solista", appunto "Free so Free" con i The Fog. Non è un caso che a fine anni '80 compose un brano come "Freak Scene", uno dei cavalli di battaglia della X Genertion o Post-hippie. Dal punto di vista compositivo posso parlare di Generation J, che formò band importanti, una su tutte, i Nirvana ad esempio.
Se c'è qualcuno a cui si rifà Mascis è sicuramente Neil Young, e lo avverto in particolar modo in questo album. "Several Shades Of Why" è uno degli album più intimi che J. abbia mai composto, segno che ormai è giunto ad un età tale dove appunto i perché iniziano ad avere diverse sfumature. Ma continua comunque a sorprendere la sua linearità, con il suo cantato al limite dall'andare fuori tonalità (non provate a chimarle stonature, ok?) perché a me detto in sincerità fa veramente impazzire il suo modo di cantare.
La seconda traccia, che da il nome all'album è un esempio bellissimo di come il suo cantautorato stia prendendo una piega più graziosa, stile Eddie Vedder in "Into The Wild", con tanto di violino. "Very Nervos and Love" invece è un brano che ricorda Nick Drake di "Pink Moon". La traccia successiva "Is It Done" è stata la prima ad anticipare l'album, concessa dalla Sub Pop in free download. L'album raggiunge il suo apice con "Too Deep", una canzone con giro semplice ma efficacissimo insieme al cantato melanconico, di un Mascis a tratti provato. "Can I" è il brano più significativo dell'intero album, perché racchiude al suo interno tanti "perché", e fa strada al brano conclusivo "What Happned" dove veramente te lo chiedo anch'io - J, cos'è successo? Ti sento triste. Mi dispiace! Sei triste per le sorti della madre terra? Anch'io, porca eva!
Sono vari i motivi per amare quest'artista. Uno dei tanti è racchiuso in questo video.
Label: Sub Pop
Voto: ◆◆◆◆◇
J Mascis - "Not Enough" from stereogum on Vimeo.
2 comments:
bella giò! quando viene in Italia?
17 Aprile Milano, 18 Aprile Roma:
http://jmascis.com/tour-dates/
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