Uscita troppo in fretta dal buio dei This Will Destroy You, mi ritrovo all'interno di una scena cinematografica, tra un soundtrack tanto impeccabile quanto coinvolto ed ansioso. Parlo di 'Africastle', il primo dei 13 brani del nuovo cd dei Battles, il primo dopo l'addio di uno dei creatori della band, Tyondai Braxton. Si parte quindi bene, ma le sensazioni un pò da videogioco anni novanta mi fa con difficoltà pensare a 'Gloss Drop' come un bimbo dei geni della musica math, come li avevano giudicati dopo il precedente album 'Mirrored'. E questa sensazione non se ne va per buona parte del cd, segnato da toni giocosi, che fanno saltellare per tutta la stanza, che fanno venire in mente i quadri pop, i toni vivaci di tanti pennarelli colorati. Basta ascoltare due delle quattro partecipazioni del disco,'Ice cream' e 'Sweetie and shag', che poi in realtà corrispondono agli unici pezzi non strumentali, per pensarla in questo modo. La prima con il surf, la seconda con il clubbing. Ma è con la tumultuosa 'My Machine', che si intravede un possibile cambio di direzione del cd: basso carico e onnipotente che tiene le redini del rock durane il corso dei brani. Carte, quindi non pennarelli, coloratissime mischiate, come magari ci si poteva appunto aspettare dopo il riassetto della band, da cui esce anche un bellissimo pezzo prog 'White Electric'. Forse un cd un pò troppo lungo per un viaggio alla ricerca della nuova identità.
Label: Warp Records
Voto: ◆◆◇◇◇
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