venerdì 20 maggio 2011

Vinicio Capossela - Marinai, profeti e balene (Recensione)

Chi è veramente Vinicio Capossela lo si può leggere tranquillamente nel suo libro "In clandestinità", scritto insieme al suo caro amico Vincenzo Costantino Cinaski. Lì traspare il suo amore per la vita, e spesso quando lo sento parlare nelle interviste, mi viene da associarlo, non sò per quale motivo, alla figura di un frate, la sua pacatezza, la sua gioia di vivere, il suo temperamento ma soprattutto per la sua saggezza.
Appunto la sua saggezza in "Marinai, profeti e balene" ha raggiunto livelli elevatissimi, cosa che mi ha disarmato. Non ho trovato il coraggio di scrivere nulla fin'ora, perché non mi sono sentito all'altezza di poter descrivere un opera così completa e perfetta. A differenza dell'Ep "La nave sta arrivando", uscito pochi mesi prima di questo album, le uniche cose che mi sento di dire, nell'ascoltare per la prima volta questo concept album è che ho provato senzazioni quali: solitudine, estasi, chiarore, tepore, conforto, timore, smarrimento, tenerezza. Tutte cose che difficilmente si sentono tutte insieme. Capossela è riuscito a pubblicare un opera mastodontica, due dischi impegnativi. Per comprendere a pieno questo album c'è bisogno di una buona preparazione, per questo chi ama il Capossela de "Il Ballo di San Vito" rimarrà deluso, chi non conosce Capossela forse avrà grandi difficoltà, ma rimane che questo album consacra definitivamente Vinicio Capossela come uno degli artisti-compositori più importanti della musica italiana di sempre.
Come ho già detto per ascoltare "Marinai, profeti e Balene" ci vuole della preparazione, perché come in una buona opera teatrale, troviamo molte inspirazioni e riferimenti letterari come: "Moby Dick", "Scandalo negli abissi", "Billy in the darbies" e "Libro di Job". Per comprendere quest'opera e parlarne approfonditamente bisogna temporeggiare, ed io non mi sento di poter avanzare adesso delle considerazioni sui contenuti testuali, ma quello che posso dire è che mi ha destato tanta curiosità, quindi l'intento non facile di Capossela di partorire un opera così complessa ha portato i suoi frutti sin da subito, proprio in un momento dove non è facile vendere arte "profonda", ma Capossela con questa impresa titanica si dimostra un gran traghettatore, controcorrente; come fosse un'ancora di salvezza a cui aggrapparsi.

Label: La Cupa/Warner
Voto: ◆◆◆◆◆+

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