Quattro album ed un suono in continua evoluzione quello degli Edible Woman, band italiana dal sound che più internazionale non si può e che, non per niente, vede questo Nation distribuito in Europa dalla Rough Trade. Un bel colpo per il trio, che in questo nuovo episodio della propria carriera esplora sonorità cupe ed introspettive riconducibili perlopiù al post punk.
Non è con simili intenti
che si apre però il disco, visto che l'ossessiva “Heavy Skull”
ha più a che spartire con un math rock alleggerito nelle sonorità
ma non nei claustrofobici effetti, acuiti da un giro di chitarra
incessante in sottofondo. Il post punk comincia a farsi veramente
sentire con l'accelerata decisa di “A Hate Supreme”, a cui il
piano regala una personalità ben definita, e nella fase iniziale
della successiva “Cancer”, un pezzo che vedrei bene adagiato
sulla scena iniziale del Drive di Nicolas Winding Refn, complice un
andamento mutevole che la fa impazzire in un parossistico tripudio di
fuzz dopo un paio di minuti per poi ritornare pian piano verso
l'asciutto ed intenso incipit a base di cassa, synth e radi accordi
di chitarra. Sono questi, assieme alla cupissima title track, gli
episodi in cui il fantasma dei Joy Division si fa sentire in maniera
più netta, mentre nel resto dei brani c'è solo qualche traccia di
questo ingombrante paragone, particolarmente nel cantato. Perchè il
resto fa invece di tutto per mischiare le carte, contaminando queste
suggestioni a volte con echi noise (“Psychic Surgery”, piagata da
un basso troppo pulito per risultare ben amalgamato col resto degli
strumenti) ed altre con suggestioni psycho-folk (la doppietta
conclusiva “The Action Whirlpool”-”Will”), riuscendo in
qualche caso a stupire, come ad esempio nella marziale “Call Of The
West/Black Merda”, ma donando al disco nella sua interezza un aura
di incompiuto, come se il percorso sonoro sia un esperimento in corso
d'opera.
Ha sicuramente il suo
fascino Nation, ma il cartello lavori in corso appare davanti agli
occhi dell'ascoltatore mentre si gode le 10 tracce del disco. La
ricerca sonora degli Edible Woman va così avanti per la sua strada,
incurante di passaggi a vuoto probabilmente necessari per la vita
stessa di una band che dimostra di avere ottime idee ma che lancia il
cuore oltre l'ostacolo forse troppo in fretta.
Voto: ◆◆◆◇◇
Label: Santeria/Audioglobe/Rough Trade
Label: Santeria/Audioglobe/Rough Trade
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