Von Neumann come padrino della
musica strumentale italiana: dopo aver conosciuto ed adorato i romani Vonneumann ecco che i La Macchina Di
Von Neumann arrivano col loro secondo ep (terzo se si considera Tale Edro Shin
Tone, composto di due remix della traccia che dà il titolo e di una intro con
parte di un’intervista al matematico stesso) a confermarmi questa bizzarra
fascinazione dell’underground italico per il personaggio. La band brianzola
gravita intorno al post rock,
riuscendo comunque a dire la sua in un panorama strumentale che negli anni si
fa sempre più denso: forse attecchiscono le parole del filosofo Cratilo, convinto non bisognasse
parlare per il fatto che, al mutare continuo dei concetti e del significato delle
parole, nessuna realtà poteva essere designata…o forse sto sproloquiando di
filosofia dell’incomunicabilità senza basi solide per farlo invece di fare il
mio post-lavoro gratuito, quindi torniamo al disco.
Buona Musica! si apre con Bistecca, brano mutevole e
dall’andamento blando che passa dalla tranquillità iniziale, con la parte
ritmica a dare enfasi ai ricami delle chitarre, a momenti prima cupi e poi
morbidi, sterzando improvvisamente verso un cattivissimo finale post-hardcore
in cui la batteria lanciata all’improvviso a mille giustifica pure quel “musica
strumentale per punk di lusso” che campeggia sul loro profilo facebook. Di ben
altra pasta Ecco, appunto, in cui
dopo un divertente (fino ad un certo punto) sproloquio iniziale sulla formula
perfetta per fare successo si passa ad assaporare, invece della stracchinata
avvolgente evocata dalle parole, un brano più quadrato del precedente, ben
diviso fra parti cariche e pause in cui come nella traccia iniziale basso e
batteria dettano il ritmo e le chitarre ricamano: piacevole, ma meno
convincente di quanto ascoltato poco prima.
Segmentation Fault (Core Dumped) risolca binari più propriamente
abbinabili al post-rock, con un retrogusto di Russian Circles ed un andamento sempre in crescita che sfocia in
schitarrate mai eccessive ma comunque energiche, e lo stesso andamento viene
seguito anche dalla conclusiva La
Supposizione E’ La Madre Di Tutte Le Cazzate, che ha forse l’unica pecca di
non riuscire ad esprimere tutta la potenza necessaria al momento di massimo
sfogo: plauso comunque per l’armonico duetto chitarristico con cui il pezzo va
placidamente a concludersi.
I La Macchina Di Von Neumann
procedono per piccoli passi, continuando a sfornare ep lodevoli ma a cui manca
ancora qualcosa: Buona Musica! è vario e coinvolgente ma la gamma di suoni che
i quattro brianzoli sfornano lasciano presagire sviluppi ancora più
interessanti, in previsione dei quali mi tengo buono il mezzo punto che gli
manca per superare la soglia delle tre stelle in calce che, va detto, gli vanno
strettissime. P.S. L’ottima produzione autonoma, ad opera del chitarrista
Davide Magni coadiuvato in sede di registrazione da Francesco Altare, va ad
assommarsi ai meriti della band.
Leggi l'intervista "Brianza strumentale"
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Voto: ◆◆◆◇◇
Label: Autoproduzione
2 comments:
Comunque interessante. Anche perché sono un fanatico di postrock. grazie. brianzolo anch'io.
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