“Signori e Signore”, piante e animali, cielo e terra, il Druido è tornato per guidarci ancora una volta. Una rivoluzione psichedelica universale, Julian David Cope un nome che verrà ricordato non solo per il suo estro musicale, ma sopratutto per la sua psiche genialmente incomprensibile per semplici esseri umani dal colletto bianco. Torna a piedi nudi con “Psychedelic Revolution” doppio album, undici brani e tanta voglia di ballare. Album politico-culturale, scomodo su ogni ambito (sessismo, razzismo, specismo) la prima parte dedicata ad Ernesto "Che" Guevara, la seconda a Leila Khaled. Una simbiosi perfetta fra musica, cultura e politica in chiave psychedelic/folk. Abituati alla versatilità dell'artista “Raving on the Moor” stupisce ugualmente, altro che delirio, l'album emana da subito un'epocale potenza. S'imprimono nella testa già dal primo ascolto “Vive le Suicide” capolavoro, “Cromwell in Ireland” una birra con gli amici mentre il bar viene bombardato (come da consuetudine, Cope si avvale di una singola registrazione in ambito canoro). Lo stile è sempre lo stesso anche il Mellotron 400 sarà quasi sempre protagonista, “Revolutionary Man” allegria ed energia pura, prima di “As the Beer Flows Over Me” un brindisi funebre, un bombardare incessante che dona il riverbero perfetto, vetri frantumanti, macerie e tanti doppi sensi. Quale sepoltura migliore per Guevera se non con “Hooded & Benign” nove minuti nostalgici instile 70's.
Label: Head Heritage
1 comments:
Ma come diavolo è scritta sta "recensione"?
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