Un'invocazione che suona al tempo stesso come un atto di emancipazione. Lorenzo Nada, DJ e producer di estrazione hip-hop maturato attraverso l'esperienza nel duo Delitto Perfetto e nel collettivo Il Lato Oscuro Della Costa, sceglie Berlino come meta del suo temporaneo esilio volontario e luogo propizio affinchè pensieri, stimoli ed infine suoni possano prendere corpo in un fluire del tutto personale. Questa, almeno, la sensazione che sembra restituire "The Last Swan", esordio della creatura God Bless Computers.
Un' idm dal respiro 'organico', intimo e suadente che riesce a condensare al meglio elementi provenienti da aree come dub, abstract, soul e glitch senza mai abdicare ad un importante retroterra hip-hop. "The Last Swan" cattura l'attenzione sin dai primi secondi di Teorema, episodio tra i migliori di questo EP ma anche verosimilmente manifesto programmatico di GBC (si ascolti il parlato di provenienza cinematografica). Un 'brano liquido', per usare un espressione dello stesso Nada, e magnetico allo stesso tempo, nel quale sembra anche possibile (ma forse è solo un'impressione) una convivenza tra Pan American e le produzioni più visionarie di casa Def Jux.
In modo del tutto naturale (ed è anche da queste cose che si riconosce la cifra stilistica di un artista) si passa alla dolcezza di I'll Leave This Place, un altro tra gli episodi più rilevanti, che peraltro non sfigurerebbe affatto se accostato al miglior Deadbeat d'annata, con la bella e sensuale voce di Francesca Amati presa in prestito dai preziosi Amycanbe. Il flirt melodico con Amati prosegue con Once Again, brano con cui Nada centra il terzo bersaglio e nel quale si potrebbe azzardare l'ipotesi di un velato omaggio a Ghostpoet. Senza mai scendere qualitativamente di livello, si passa dall'incedere electro-funk di Crash all'atmosfera un po' sospesa e malinconica di Topless Bar, per arrivare poi alle suggestioni esotiche di Metal Bajji, altro brano davvero notevole. La chiusura spetta all'ottimo Berlin Sunset, in bilico tra blues e un downtempo dall'atmosfera malinconica che si avvale della complicità del chitarrista Nicola Di Croce, con il quale Nada ha prodotto nel 2011 l'EP "Stanze" a nome God Bless Soundtracks.
"The Last Swan" è un'opera che si lascia accogliere con naturalezza, in un tempo d'ascolto in cui può anche accadere che cambino le prospettive dell'ambiente circostante. Un sound indubbiamente convincente e la fluidità della tracklist portano a credere che Nada non abbia davvero lasciato nulla al caso. E per concludere, l'album è stato rilasciato anche in free download, ma nulla vieta di lasciare un contributo.
Questa volta non avete scuse.
In modo del tutto naturale (ed è anche da queste cose che si riconosce la cifra stilistica di un artista) si passa alla dolcezza di I'll Leave This Place, un altro tra gli episodi più rilevanti, che peraltro non sfigurerebbe affatto se accostato al miglior Deadbeat d'annata, con la bella e sensuale voce di Francesca Amati presa in prestito dai preziosi Amycanbe. Il flirt melodico con Amati prosegue con Once Again, brano con cui Nada centra il terzo bersaglio e nel quale si potrebbe azzardare l'ipotesi di un velato omaggio a Ghostpoet. Senza mai scendere qualitativamente di livello, si passa dall'incedere electro-funk di Crash all'atmosfera un po' sospesa e malinconica di Topless Bar, per arrivare poi alle suggestioni esotiche di Metal Bajji, altro brano davvero notevole. La chiusura spetta all'ottimo Berlin Sunset, in bilico tra blues e un downtempo dall'atmosfera malinconica che si avvale della complicità del chitarrista Nicola Di Croce, con il quale Nada ha prodotto nel 2011 l'EP "Stanze" a nome God Bless Soundtracks.
"The Last Swan" è un'opera che si lascia accogliere con naturalezza, in un tempo d'ascolto in cui può anche accadere che cambino le prospettive dell'ambiente circostante. Un sound indubbiamente convincente e la fluidità della tracklist portano a credere che Nada non abbia davvero lasciato nulla al caso. E per concludere, l'album è stato rilasciato anche in free download, ma nulla vieta di lasciare un contributo.
Questa volta non avete scuse.
Voto: ◆◆◆◆◇
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