Una morbida carezza che scivola sulla pelle, il suono metallico della risacca del mio cuore, i colori sgargianti dei coralli. La prima cosa a cui ho pensato ascoltando la musica dei Füsch ! è stata nuotare.
In acque limpide, ridenti di fulgidi scintillii e timidi pesci tropicali intrappolati nelle bocce di vetro in cucina. Affogare in un mare di sangue, e perdersi a cercare se stessi tra i relitti della vita degli altri.
Corinto è un piccolo capolavoro di dolcezza, inquietudine e rumore, suonato con la stessa innocenza con cui si maneggiano i giocattoli. È un naufragio di chitarre slavate, di voci e fantasmi, di carillon assassini ("Oggi Mi sento buono") e pianoforti. Le nove tracce compongono un universo parallelo in cui è facile perdersi, tra i marasmi delle diverse tonalità che fanno la nostalgia. Con gli occhi chiusi e le orecchie aperte si può scivolare in una meraviglia ipnotica, dove tutto è luminoso e l’attimo dopo avvolto nelle tenebre, oppure saltare sui tasti di Mariateresa Regazzoni e scendere giù a esplorare i misteri degli abissi. Ci sembra di essere così lontani, eppure siamo a qualche respiro di distanza dalla spiaggia dorata e il suo sole malaticcio.
Il resto della magica orchestrina è composto da Mario Moleri (chitarre, basso), Pierangelo Mecca (che suona un po’ tutto.. dalla batteria al flauto) e Amaury Cambuzat (chitarra, chitarra slide e voce). Quattro stili e influenze differenti che si mescolano in un arcobaleno che finisce non si sa dove. La musica fluisce libera, ritmata come le onde del mare, rilassata che quasi confonde per il disordine così spontaneo e sorprendente. Corinto è un esordio eccezionale: una composizione di colori, forme, ombre e luci che rasenta la perfezione melodica, una psichedelia che suscita candido stupore. È un album che ascolterò ancora per molto, molto tempo.
Fino a quando non mi volterò più indietro. Fino a quando rinuncerò a nuotare.
Voto: ◆◆◆◆◆
Label: Jestrai Record
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