E' facile arrivare a posizionare il NON genere musicale chiamato Post Rock come fenomeno di moda e costume di questo primo, poco più che decennale, terzo millennio che, quindi, ha già vissuto l'Avvento, il Picco e la Degressione di questo trend, senza essere mutato, poi, nemmeno troppo.
Quando, però, si arriva a posizionare in questa isterica teoria il peso e l'importanza di una band nata nel 1994, che ha lo stesso impatto scenico-cinematografico di alcuni suoi colleghi (per autocitarmi vedi Mono), ma una tendenza epica ed apocalittica come nessuno, diventa difficile credere alla stessa.
È in questo modo che tornano dopo dieci anni dal loro ultimo lavoro i Godspeed You! Black Emperor con quattro tracce che si allontanano un po' da quella influenza Morriconiana a loro attribuita.
Meno parole e meno archi, più musica e più digressioni negli stessi brani ricchi di nervosismo e durezza nelle note: si lasciano un po' alle spalle la sospensione e la grazia, non perdendo l'abitudine a dividere la traccia in movimenti, cosi come se fosse una sinfonia classica.
Un esempio perfetto è "We Drift Like Worried Fire" (uno dei titoli più pertinenti all'interno di un cd), che parte con un ritmo creato da batteria e corde, ripetitive e rassicuranti, ma che si spezza in favore di parti elettroniche che si proiettano come schegge di luce fino alla fine del brano.
Parafrasando la band: "Se inizieranno ad ascoltarci solo perchè spinti dai media, smetteremo di suonare" ed ascoltarli è davvero l'unico modo di capire il loro talento.
Per quanto meno incisivi, non smettono di far sentire i fan Protagonisti delle loro tracce, che diventano, quindi, sceneggiature complete di immaginari film.
Voto: ◆◆◆◆◇
Label: Constellation
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