mercoledì 16 marzo 2011

Chaos Physique - The Scienze of Chaotic Solutions (Recensione)

Quella dei Chaos Physique è un esperienza che coinvolge tutta gente che sa il fatto proprio. Chitarre, voci, organo e piano sono suonati da Amaury Cambuzat già negli Ulan Bator e Faust. Al basso, Diego Vinciarelli dei Sexy Rexy e alle pelli Pier Mecca dei Fiub. Come già detto i soggetti coinvolti in questo progetto non sono degli sprovveduti. Quest' esordio viene concepito in appena cinque giorni dopo qualche jam in montagna. Infatti “The Scienze of Chaotic Solutions” si delinea da subito come un flusso di coscienza alienante e obliquamente contorto legato da sensazioni diametralmente opposte. Ora rarefazione e alienazione (“Arum Titan”) ora esplosioni rock noise con andamenti acidi ed euforici (“Neutrons Protons”) Un disco che, in ogni caso, si concede un ascolto molto facile, nascondendo un certo tipo di melodia ipnotica e febbricitante ("Sun Run Fun Gun"). Se dovessi esser costretto a etichettare il genere della band azzarderei un krautrock che strizza l'occhio agli anni migliori di certa musica immortale come i '70 del prog, attraversato da una vena post tangibile in alcune progressioni spettrali, prolisse e ripetitive (“Socraterock”). Un prodotto per veri intenditori registrato in analogico nel prestigioso Red House Recordings di Senigallia, perchè si sa, l'analogico ha il suo fascino e suona meglio. Produce e distribuisce il tutto la Jestrai Records. Una prova audace e di gran qualità stilistica e sonora. Lasciatevi trascinare e graffiare anche voi dai Chaos Physique.

Label: Jestrai Records

Voto:◆◆◆◆◇


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