giovedì 5 maggio 2011

Nils Frahm & Anne Muller - 7 Finger (Recensione)

E per quanto riguarda i progetti futuri? Pensi di usare altri strumenti o coinvolgere altre persone?

"Sto lavorando al mio ultimo album per Erased Tapes in questi giorni. Verrà rilasciato nell'autunno 2011 ed oltre al piano verranno usati altri strumenti, anche se il piano sarà ancora prominente, sto iniziando anche a lavorare con la famosa violoncellista Anne Müller, ma sta risultando più complicato rispetto al mio album da solista. mi piacciono le sfide e sorprendere la gente, ma comunque non aspettarti che io canti ancora nei miei futuri lavori".

Così ci lasciò Nils Frahm, con una piccola anticipazione e una grande curiosità. L'attesa finalmente è finita, martedì 5 aprile il mondo ha visto nascere una nuova razza musicale, una combinazione cellulare presuntuosa e rischiosa, l'arte più antica ed elegante la: “Classica” incrociata con il futuro: “Elettronica”. Certo Nils e Anne non sono i primi scienziati a tentare un esperimento di questa natura, vedi il Dr. Ólafur Arnalds, genio incontrastato della materia experimental/electronic/classic. Pochi mesi e questi due precoci scienziati sono riusciti in un'impresa per molti neanche immaginabile: “7fingers”.

Nove esemplari unici distinguibli per dinamica e bellezza dal primo ascolto. La toccante “Teeth” in cui si aprono le ali del violino ammaestrato di Anne Müller, per un'introduzione da brividi, le dita chirurgiche di Anne mutano il suono classico del violino in un canto celestiale simile a quello di un falco. Dopo l'auto presentazione di Anne si entra subito nel vivo con “7fingers” e udiamo e ammiriamo l'esperimento perfettamente riuscito dei due, nel miscelare due arti contrapposte, chiaramente oltre dal fattore sonoro, sopratutto dal fattore temporale, il che' è molto suggestivo. Naturalmente la tecnologia gioca un ruolo da protagonista, l'aiuto del loop in “Let My Key Be C” la rende una delle tracce più notevoli dell'album, assieme a (sarò di parte) “Because This Must Be / Augmentation” un preambolo di un minuto e venticinque secondi prima di dare il via ad un'esplosione meravigliosa alla Morricone, e non finisce qui, perchè al minuto 2:03 viene inserito un dialogo italiano tratto (credo) da un famoso film che sfortunatamente non sono riuscito a scovare; il dialogo è sorretto sempre dal violino di Anne e dal piano di NIls il quale riescono a dare un'espressione notevolmente affascinante al dialogo rendendo questo brano unico!

*ma comunque non aspettarti che io canti ancora nei miei futuri lavori. Non vorrei sbagliare ma nella splendida “Long Enough” mi sembra proprio che sia la voce di Frahm, a rendere questo il miglior brano dell'album, una traccia da incorniciare, quei brani da ascoltare a ripetizione, quei brani che creano dipendenza e in assenza una dolorosissima astinenza.

Per l'ennesima volta questo artista riesce a sconvolgere la mia concezione della musica, ora con Anne Müller il mio udito subirà un ulteriore mutamento. Questi due giovani talenti mi hanno stupito, inizialmente credevo di sapere a cosa andavo incontro, ma a prescindere che il tuo genere musicale sia completamente differente io consiglio ugualmente questo album, basta un ascolto per restare folgorati dal talento e il fascino che trasuda questo album.

Label: Erased Tapes
Voto: ◆◆◆
◆◆


2 comments:

Anonimo ha detto...

il dialogo di “Because This Must Be / Augmentation” è tratto dal film Solaris di Andrei Tarkovskij, 1971 :)

Daniele ha detto...

ti ringrazio infinitamente! :)

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