sabato 28 maggio 2011

Spread Your Legs - Hooray (Recensione)

Ascoltare un nuovo album non è un'operazione semplice e scontata, richiede al contrario più sforzo di quanto realmente possa sembrare; si tende ad assumere un atteggiamento quasi diffidente, vuoi un po' per paura di rimanerci delusi, un po' perché spesso si preferisce un lavoro il cui ascolto è già consolidato da tempo. Quando però si riesce a superare questo momento, cioè quando finalmente si è pronti all'ascolto, sostanzialmente ci si trova immersi in stati d'animo che possono essere completamente gli uni opposti agli altri. ''Odi et Amo'' avrebbe detto Catullo.

Certo è vero che delle volte si ha come la sensazione di non poter mai arrivare a conoscerlo abbastanza. Si diffondono emozioni istantanee molte volte sbagliate. Ci sono album per i quali non basta nemmeno una vita, altri che ti deludono non appena inseriti nel lettore cd e altri che al contrario ti prendono sin da subito e che prepotentemente ti obbligano a cliccare nuovamente il tasto play. Quest'ultimo è il caso di ''Hooray'', nuovo lavoro dei salentini Spread Your Legs. I ragazzi sono riusciti a staccarsi da un sound tipicamente nostrano per esplorare posti d'avanguardia, guardando con ammirazione all'Inghilterra e alla sua dimensione musicale(So far, so good). Non si può non subire la fascinazione di dieci pezzi animati da infestazioni ritmiche sincopate, bei groove e toni new wave a tratti psichedelici accompagnati da chitarre a effetto profusione. Il risultato è un disco dinamico, solare, perché no accattivante come se ne sentono raramente. Un album rigoglioso dal punto di vista compositivo e melodico, prodotto per Lobello Record, ''Hooray'' è un lavoro che non delude le aspettative di chi ormai lo stava aspettando da tanto. Una grandiosa linea melodica regge l'album, che eseguito live, dà grandi soddisfazioni. Un viaggio tra i meandri del suono che giunge a compimento mediante il fantastico intreccio dei groove di batteria e delle melodie delle chitarre. Gli Spread Your Legs non sono altro che la dimostrazione che la musica italiana (pugliese, qui per l'esattezza) continua a produrre e ad evolversi. Un crescendo di energia inarrestabile che inesorabilmente ti coinvolge in un innesto fortuito di emozioni sonore, quasi a renderti parte del progetto stesso. C'è talento e c'è soprattutto tanta voglia di divertirsi facendo musica. Un ottimo ritorno per una band che può inserirsi a pieno titolo nello scenario musicale italiano. Sgranchite le gambe e preparatevi a saltellare! Hooray guys!

Label: Lobello records
Voto: ◆◆

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