mercoledì 1 agosto 2012

Julie’s Haircut - The Wildlife Variations Ep (Recensione)

Nessuna guida essenziale può mancare all’appuntamento con gli emiliani Julie’s Haircut quando escono da una sala di registrazione per entrare nell’immaginario collettivo; e non è mai una “mission impossibile” che una loro produzione sia una vera analisi approfondita sullo stato dell’alternative tricolore, attenta ai linguaggi, sounds fuori dai “narrati di serie”, ed è indubbio che la loro identità stilistica ed estetica sia amatissima come e quanto un viaggio adulterato, duro, dolce, spiazzante fino alla fine e all’ultima nota.

“The Wildlife Variations” è un Ep di quattro tracce che, sulla distanza di tre anni da quello stupendo Our Secret Ceremony, arriva a testimoniare i rapporti, gli approcci e le umane non distanze tra uomo e animale, natura e cosmo, tutta quella “rappresentazione di vita” che si prodiga anche a bilanciare il pensiero ed il peso siderale di infinite ed inspiegabili pieghe vitali che ci sorreggono ed alimentano la mitologia reale dell’essere umano in senso lato; l’Ep è come una cartolina dall’inconscio, atmosfere digitali, liquide messe a galleggio tra chitarre acustiche, elettriche, vibrati d’organo, Barrett, Tangerine Dream e la psichedelica che si danno appuntamento in prodromi immaginari “Johannes”, atteggiamenti convulsi e sospirati che fanno galassia jam di pathos e gassosità cosmiche “Dark leopards of the moon”, una bella botta di funkadelica stranita “Bonfire” fino ad illuminarsi in una saudade etno-jazzly a fil di world “The marriage of the sun and the moon”, traccia che ti prende le nervature dell’anima e ti fa muovere come impossessati da una spiritualità alla quale bisogna render conto in assoluto, spiritualità che solo la Grande Madre Terra può addossarti.

Quasi quindici minuti di dinamiche beatamente “drogate” di allucinazioni col marchio indelebile dei Sessanta, paesaggi fumè e animalità stroboscopiche che come in una session con l’ossessione dei Suicide migliori, arrivano e ti lasciano – tra pelle e plesso solare – le stimmate acide di una santità a capofitto nella laicità di un trip vero e proprio.

Nell’attesa del nuovo lavoro targato Julie’s Haircut, un antipasto lunare a cinque “stelle”.


Voto: ◆◆◆◆◆
Label: Trovarobato/Woodworm 2012


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