La Bussola, senza ausilio di moderni navigatori satellitari, ci
indica subito, in apertura, le coordinate lungo le quali si snoda questo Le Difese, esordio sulla lunga distanza
dei Vessel.
Il progetto nasce dal connubio di
Corrado Nuccini con Emanuele Reverberi, che, dopo un paio
di EP virati al rock e cantati in inglese, si misurano sulla lunga distanza,
con un album dai suoni più morbidi e sussurrati, e cantato in italiano.
Entrambi nei Giardini di Mirò, il primo membro fondatore ed il secondo ad unirsi
a loro alla fine del secolo scorso, sono gli autori, rispettivamente, dei testi
e delle musiche.
Un disco dalla lunga gestazione,
visto che i brani sono stati scritti e musicati tra il 2006 (Il Soffio) ed il 2013 (La Spinta).
Un omaggio alla tradizione
cantautorale, non solo italiana ma anche francese e profondamente mediterranea,
con una finestra affacciata su atmosfere messicane, e nel quale le
inflessioni della voce di Corrado sembrano
a tratti un impasto tra quelle di De
Andrè, Tenco e Mauro Ermanno Giovanardi (e scusate se
è poco…).
Nell'album trova spazio la celebrazione delle radici
del canto popolare/dialettale italiano con Battan
L’Otto, canto di lotta di inizi 900 e la ghost track Sinnò Me Moro, brano romanesco, colonna sonora di un film di inizi
anni 60.
Corrado ed Emanuele si
fanno aiutare da altri amici musicisti e da suggestive voci femminili.
C’è Sara Love che, dopo aver riproposto in un suo disco La Bambola di Patty Pravo alcuni anni fa, sfoggia di nuovo un italiano invidiabile
in Cefeidi, Supernove e Il Soffio (in coabitazione con Barbara Cavalieri), mentre ritrova la madrelingua
nei cori di Città D’Incanto.
C’è Angela Baraldi, cantante ed attrice (ricordate, tra le altre cose,
il tributo ai Joy Division con Steve Dal Colle e Giorgio Canali?), canta in Non
Sei Più Tu, la già citata Battan
L’Otto e recita in Nudisti Su Marte.
A completare la presenza
femminile, Alessandra Gismondi
(prima in pianta stabile nel gruppo) che apre il disco con La Bussola, e Laura Loriga
(anche lei nei Giardini di Mirò) che
offre la sua voce in Che Animale Sei
e “sussurra” in Sinnò Me Moro.
Ci troviamo, quindi, dinanzi ad
un lavoro che si lascia ascoltare tutto d’un fiato composto da parole e musiche
di altri tempi o, meglio ancora, fuori dal tempo e con brani quali Città di Incanto, La Spinta e soprattutto Il
Soffio, a metà tra De Andrè e le
atmosfere del duetto Nick/Kyle, che
innalzano la media già molto elevata dell’intera opera.
Il disco esce in versione
limitata a 500 LP con CD annesso.
Affrettatevi, allora, ad
accaparrarvi una delle copie di questo piccolo gioiellino di inizio 2014 prima
che sia troppo tardi.
Voto: ◆◆◆◆◇
Label: Santeria
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