Da poco mi sono avvicinato al grande sottobosco dell'underground italiano. Non sono di certo in grado di valutare in maniera pienamente oggettiva, nè tantomeno riesco a trarre conclusioni in maniera agile. Ho comunque avuto modo di godere di parecchi ascolti privilegiati; la maggior parte di essi facevano parte proprio di questo sottobosco. Perle grezze, gelosamente custodite nella dura madre di un gigantesco universo nascosto, sottovalutato, incompreso. Un universo che grida rabbiosamente, dove il minimo comune denominatore è la pura e semplice spontaneità, di contrasto all'algido rigor mortis artistico, alla mediocrità, alla stupidità, all'inaccettabile e costante inadeguatezza che governa la superficie del nostro stivale. Mi piace pensare che "Heartbeat War Drum" sia la dichiarazione di guerra a tutto ciò. La title track, d'altronde, è una lunga marcia di oltre 6 minuti. Un esercito inarrestabile che avanza verso le linee nemiche, forte di una risolutezza d'animo che non ammette sconfitta, che rende invincibili, immortali. "From My Farthest Shores" forgia gli scudi, con parole d'acciaio, con forza, con trasporto, con scintille di chitarra, batteria, basso e voce.
Dal cielo della Puglia gli Ecole Du Ciel attuano un vero e proprio bombardamento, lanciandosi come kamikaze vestiti di blu, in onore della loro/nostra causa. "Dead Leaves (Milk Theeth)" è maestosa. Bellissima.
"We are falling / we are falling down / we are falling / we are falling now"
E' sempre un piacere sedersi ad ascoltare queste vere e proprie opere. Mettono proiettili di fuoco nei loro cannoni stellari ("Stars Feed On Fire"). Ci nutrono di ardore, ci insegnano ciò che dobbiamo veramente sapere. L'appello è rivolto a tutti voi, volontari. Non è semplice, lo so. Il conflitto, intanto, è iniziato, e sappiamo che non sarà semplice, l'abbiamo sempre saputo. Siete ancora in tempo per venire con noi.
Tremate, stiamo arrivando. Non avete scampo. Pagherete per tutto ciò che avete fatto, per i vostri indicibili crimini. Siamo incazzati come non potete neanche immaginare, non riuscirete a fermarci. Vogliamo le vostre teste, bastardi. E quando le avremo finalmente prese, con le nostre stesse mani, le getteremo all'inferno e le guarderemo bruciare per l'eternità, urlando ancora.
Scarica qui gratuitamente il disco.
Voto: ◆◆◆◆◆
Label: V4V-Records/Fallo Dischi/Hysm?/Qsqdr
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