Circles è un disco strano e
lineare al tempo stesso. I News For Lulu riescono a mantenere una
coerenza invidiabile dall'inizio alla fine, pur passando da influenze
diverse e da arrangiamenti ora semplici (almeno come struttura), ora
più arzigogolati. La base di partenza è una commistione fra il folk
rock americano e una vena più smaccatamente pop, il tutto condito da
una certa dose di psichedelia che la chitarra ultrariverberata, il
piano e l'organo tendono ad accentuare in svariati pezzi: nascono
così brani apparentemente molto diversi fra loro come l'iniziale
“Into Nowhere”, riecheggiante la famosa Everybody's Talking della
colonna sonora di Un Uomo Da Marciapiede, la solare ed
orecchiabilissima “Spring Burns” (primo estratto scelto dalla
band), l'intimistica “Rain”, caratterizzata da strofe minimali in
cui il basso pulsante fa da unica traccia guida per la voce prima che
i ritornelli portino un po' di malinconica vivacità, preludio ad una
chiusura strumentale in cui ogni elemento, a partire dal piano fino
ai cori, aiuta a creare un'atmosfera sublime. Quasi ogni brano riesce
a farsi riconoscere per qualche motivo, che sia anche solo una parte
di chitarra fuzzata a metà di un pezzo dall'iniziale groove anni 70
(“Flowers In The Oven”) o un'intera struttura sonora irregolare
che colpisce al primo impatto come nella splendida “Eagles”, che
mi aveva rapito dal vivo e non perde una virgola del suo fascino
neanche su disco. Ci sono anche vaghe influenze anni 80 in “Grin
And Bear It”, dove reminescenze dei Tears For Fears vengono
amalgamate ad un composto in cui le voci corali delle ospiti Laura
Burhenn (Mynabirds, Postal Service) e Orenda Fink (Azure Ray) fanno
un figurone (e non sono certo da meno nella già citata “Rain”)
ed il finale che rende meno regolare il ritornello risulta perfetto
nell'economia di un brano già coinvolgente fino a lì, ci sono
momenti malinconici come nella serrata “Your Uniform”, c'è
spazio anche per una grinta sonora più accentuata che arriva quasi
fuori tempo utile, sfoderata nella penultima traccia “Oh No”,
brano in cui le sfumature solistiche della chitarra lungo tutti gli
abbondanti quattro minuti di durata sono un colpo di genio che dona
nuovi colori al collage fin lì creato. Dispiace un po' che la
rilassatezza psichedelica di “Circles” chiuda in maniera un po'
anonima il disco (non riesce a colpire pienamente nel segno neanche
“Say Hello With A Wave”), ma son questioni di lana caprina di
fronte ad un album che fa di tutto per farsi apprezzare dall'inizio
alla fine.
Raro esempio di coerenza fra
impatto live e su disco i News For Lulu, sicuramente per quel che mi
riguarda una delle scoperte migliori di questo 2014 (arrivo in
ritardo ovviamente, visto che Circles è già il terzo album per la
band pavese). Orecchiabili eppure bizzarri, apparentemente semplici
in alcuni brani ma con un incrocio di strumenti in realtà studiato
ad arte, Circles riesce a suonare simile eppure diverso ad ogni
brano...e la doppietta “Grin And Bear It”-”Eagles” è un
qualcosa per cui ogni musicista degno di questo nome dovrebbe provare
invidia.
Voto: ◆◆◆◆◇
Label: Urtovox
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