
I temi che affronta Butler sono la descrizione dell'universo underground post-moderno, un viaggio in automobile tra i meandri del suburbano, tra guerriglie urbane e spiaggie caraibiche. La bellissima "Modern Man" narra le vicende di un uomo "that is going nowhere" mentre ridotto a numero attende in fila il suo destino. "Empty room" è una punk song che si apre con un assolo di violini e prosegue tra riverberi e muri sonori devastanti. Da segnalare poi la seconda canzone manifesto che non a caso si intitola "Suburban war" che narra di scontri intragenerazionali, lo stoner di "Month of May" o la profetica "Deep Blue". Insomma un trip supersonico che percorre le impervie strade della nuova società, tra crisi mondiali, terrorismo e rivolte generazionali.
I nostri eroi si muovono indisturbati tra gli abissi interpol e le melodie dei newyorkesi mgmt, musica transcontinentale a metà strada tra europa e america, sommersa negli abissi ghiacciati dell'oceano altantico. Il cantante procede sempre per la sua strada il gruppo non fa altro che seguirlo perfettamente. Il misto tra folk e new wave e gli arrangamenti orchestrali underground lo rendono un album tra i più moderni dell'anno, le tematiche che affronta potrebbero nel tempo collocarlo come manifesto generazionale.
La musica, la ribellione prendono forma di arte, come una guerra atomica riparati sull'Everest.
Label: Merge Records
Voto: ◆◆◆◆◇
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