domenica 23 ottobre 2011

A Toys Orchestra – Midnight ( r )evolution (Recensione)

A Toys Orchestra – Midnight ( r )evolutionE si, carta che vince non si cambia; è questo che Enzo Moretto e il resto degli A Toys Orchestra devono aver pensato dopo aver passato gli allori del successo e d’infiniti sold-out che “Midnight Talks” gli ha procurato, infatti, il bello, colorato e nuovissimo “Midnight ( r ) evolution”, secondo lavoro della band campana, è l’incontestabile proseguo di quel discorso sonico intrapreso, quella formulazione di note che inaugura una nuova stagione di frenesia alt-pop che basterà ad accalorare tutto l’inverno a venire.

Un po’ alla maniera dei Grandaddy, dai quali assumono quella costante tensione ritmica “Pinocchio”, “Midnight ( r )evolution”, in questo nuovo disco presentano robuste nuvole di melodia che ora guardano in retrò “Noir dance”, talvolta sbirciano tra le foschie londinesi del brit “Goodnight again”, “Late september”, spesso gocciano folk come in un disgelo che apre l’anima ed il cuore “Aphelion”, “Lotus”; è una fase di vecchie ricette musicali del passato o magari una nuova riformulazione di linguaggi indie-pop moderni? Gli ATO rimangono a metà strada tra le due concezioni, da una base di buone idee chiare costruiscono complessi girovagheggi su paesaggi e ritornelli – anche degli Ottanta Welcome to Babylon” - che si attaccano forte nell’immaginazione collettiva, si rendono cangianti e sospesi con fraseggi e plasticità che brillano su di un repertorio d’alto livello e in stile.

La fisionomia di queste undici tracce e ben tratteggiata e “giovane”, senza quel compiacimento lo-fi tanto in voga e privo della dietrologia che fa tanto post, evidente fin dalla prima traccia che fare buona musica, cioè che “suoni veramente”, è cosa solo per pochi, e qui si può affermare di essere in presenza d’eletti; accostate il padiglione auricolare ai bordi sabbiosi del blues dimenticato da un dio disattento “ Mutineer blues”, ficcate la testa dentro la circolarità ipnotica di “Nigthmare city” con stupenda appendice di chitarre acustiche ed elettriche che s’intrecciano come serpi in amore, e poi veniteci magari a raccontare che con gli A Toy Orchestra vi rimane la voglia di rimandarli al prossimo giro con la scusa di approfondire la conoscenza, non sarete capaci di inventare assolutamente nulla a riguardo se non pentirvi chiedendo pietà ad uno sghignazzante e sadico tasto repeat.

A Toys Orchestra, una garanzia atmosferica esuberante.

Voto: ◆◆◆◆
Label: Urtovox 2011


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