sabato 12 febbraio 2011

Caso - Tutti Dicono Guardiamo Avanti (Recensione)

Niente si lascia al caso. Il cantautore bergamasco Andrea Casali, al secondo disco, questo lo sa bene. Due anni dopo l'esordio con “Dieci Tracce”, ci presenta nove nuove canzoni quasi totalmente acustiche condite da qualche sovra incisione e da una voce che esterna testi molto personali e intimi. Ma andiamo per gradi. Al suo esordio, la figura di Caso era stata accostata, guarda caso (scusate il gioco di parole) all’esordiente contemporaneo Vasco Brondi. Io trovo che sia un paragone inadeguato e che non renda giustizia a una delle due parti (decidete pure voi quale). Chiaramente alcune cose in comune possono esserci, oltre al fatto di essere entrambi cantautori in acustico. Io trovo che ciò che Andrea Casali spinga nelle sue liriche, sia più veritiero, personale, diretto e sicuramente meno visionario di ciò che Brondi, nei suoi pseudo vaneggiamenti, (con tutto il rispetto) vuole comunicare. Anche in questa nuova prova vi sono tracce che possono apparire molto brondiane tipo la conclusione urlata in “Dimmi qualcosa in silenzio” o “Arancia amara”, se non fosse che queste, come le altre, si distaccano dalle “Luci” per la spiccata vena pop e la buona intonazione di Casali. Sembra di ascoltare un De Gregori agli esordi che srotola canzoni con maggiore aggressività e attualità. In ogni brano quello che emerge è la voce profonda e alta di Caso che fa apparire l'accompagnamento acustico come un riempitivo. L'apertura a capella con “Primo discorso diretto” è un anticipazione di ciò che Casali vuole comunicare: ”Mi hai detto è stato facile per lei, capovolgere questa palla di vetro. La neve ha nascosto le cose. Facile per lei...”. Facendo un balzo in avanti, ritroviamo in “Secondo discorso diretto” la stessa traccia, questa volta accompagnata dalla solida ritmica del cantautore. “Zero indietro” è una sfuriata pop movimentata che potrebbe fulminare, solo che sfortunatamente riesce a malapena ad accendere qualche lampadina. “Arancia amara” già citata precedentemente, appare come una delle più interessanti e ispirate se non fosse che dopo il terzo ascolto ci si accorga dell'effettiva vicinanza della struttura-formula Luci della Centrale Elettrica. Ammetterò che non sono molto propenso ad ascolti del genere, trovandoli in poco tempo ripetitivi e noiosi ma allo stesso tempo penso sia più che giusto che artisti con sentimenti, esperienze e cariche creative da esternare, trovino il giusto spazio comunicativo nella forma della canzone d'autore. “Tutti dicono guardiamo avanti” rimane, in ogni caso, per Caso, un disco di buona fattura che non potrà che piacere agli amanti della canzone d'autore “alternativa”. Per quanto mi riguarda, sarà una mia limitazione, ma non ho provato né brividi né interesse nello scorrere impetuoso di questi accordi e parole...

Autoproduzione
Voto: ◆◆

0 comments:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Licenza Creative Commons

 
© 2011-2013 Stordisco_blog Theme Design by New WP Themes | Bloggerized by Lasantha - Premiumbloggertemplates.com | Questo blog non è una testata giornalistica Ÿ