venerdì 14 ottobre 2011

Puscifer - Conditions Of My Parole (Recensione)

Puscifer - Conditions Of My ParolePuscifer è il moniker e progetto parallelo di Maynard James Keenan leader dei Tool e A Perfect Circle.
Questo side-project ha all'attivo già un album "V" is for Vagina (2007), due Ep "Don't Shoot The Messenger" e "C" is for (Please Insert Sophomoric Genitalia Reference Here), e tre album di Remix dal nome: "V" is for Viagra, "D" is for Dubby e "Sound into Blood into Wine".
Era importante citarli tutti, per evidenziare quel pizzico di follia che ha da sempre contraddistinto
Puscifer, pseudonimo di Maynard. Prendiamo ad esmpio il nome dell'ultimo album citato: sound into blood e wine, particolare perché racchiude quasi tutta la sua vita in Arizona, terra dove ha aperto un negozio per il suo vino Caduceo, e dove nella sua cantina produce i suoi lavori dei Puscifer, vedi questo video.

"Conditions Of My Parole" arriva in momento particolare, in cui i fan del cantante attendevano maggiormente un'uscita delle sue band cardine, invece come è solito fare ha spiazzato tutti di nuovo. Anche se può sembrare un progetto per pochi affezionati, Puscifer è una valvola di sfogo dove confluiscono una serie d'influenze disparate dell'artista, con la collaborazione di innumerevoli musicisti, provenienti da diversi ambiti musicali.
Naturalmente si è portati a pensare che questo side project sia poco serio, sin dalle copertine di scarsa qualità o meglio di pessima pacchianaggine, ma è un sottile inganno che Maynard vuole, per attrarre solo gente di un certo livello, ma resta il fatto che è un progetto quasi sconosciuto, soprattutto in Italia, e lo conferma il fatto che i tour dei Puscifer si feramano negli Stati Uniti.
In questo nuovo lavoro, prodotto da Keenan, Mat Mitchell e Josh Eustis, compaiono musicisti quali: Carina Round, Juliette Commagere, Matt McJunkins, Jeff Freidl, Gil e Rani Sharone, Jonny Polonsky, Tim Alexander, Alessandro Cortini, Sarah Jones, e Jon Theodore.
Se "V" is for Vagina era inquadreabile all'interno del post-industrial, quest'ultimo lavoro va a coprire una fascia sperimentale che include in essa anche l'indietronica, molto simile al side-project proposto da Trent Reznor con il suo ultimo album dei How to Destroy Angels.
Ben vengano progetti parelleli come questi! Maynard James Keenan nonostante la grande portata mira a fottersene di tutti e di tutto.

Voto: ◆◆◆
Label: Puscifer Entertainment

3 comments:

Anonimo ha detto...

album magnifico, con brani rara bellezza come o Monsoons....peccato sia un album in grado di farsi apprezzare solo da pochi

Anonimo ha detto...

Album molto bello, su un altro pianeta rispetto al precedente lavoro. Mi associo al precedente commento, è davvero un peccato che in Italia saranno pochi ad ascoltarlo.

Anonimo ha detto...

possibile che non riesca a trovarlo nei negozi di dischi?
Ditemi chi lo distribuisce in Italia

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