venerdì 4 novembre 2011

The Jackie O’s Farm – Warren Ep (Recensione)

The Jackie O’s Farm – Warren Ep Sembrano uno stile di vita, un modo d’essere “tutto sonico” che si distingue anche a migliaia di chilometri, sono gli angoli di un equilatero elettrico e sgangherato che folgora – nel senso ideale – chiunque abbia la fortuna di venirne in contatto o in qualche live-set o tra gli ampli stereo di casa; i livornesi The Jackie O’s Farm si rifanno vivi discograficamente sulla corta distanza di dodici mesi dal precedente “Sandland” con “Warren Ep”, un sette piste in cui ruotano b-sides recuperati dalla band da demo e session di un non tanto vecchio loro passato e che, come un desiderio avverato di affrancarsi da ambienti davvero molto pesanti da sopportare, portano lo scompiglio giusto di un indie-pop che fa “platea” in dieci secondi contati.

Con la partecipazione nel registrato di molti loro amici livornesi, i TJOF non fanno mistero di essere straordinariamente performantici dentro una musica da suggestioni malinconiche, sferzate, dagli umori interscambiabili che si manifestano in meccaniche sonore che penetrano tutta la scaletta messa a disposizione, un piccolo e geniale hipsterismo animato da elettrici passaggi e un cantato figo che entra ed esce in continuazione dal fil-rouge della linearità d’intonazione.

Un Ep che può servire a spazzare via i luoghi comuni che vogliono a tutti i costi che nelle nostre proposte underground non ci sia quell’acume “indipendente” una volta tanto libero e non rivendicato palesemente dal grande paesaggio sonoro che ci gira intorno come un’anello di Saturno, certo è indiscutibile che nulla si inventa, ma almeno loro ci provano a vivere nei dintorni della bordatura di franchigia e se magari ci capita di trovare lo spiritello di Beck che fa bertuccia e cori alcolici nella titletrack, lo bypassiamo come innocente cameo stiloso “omaggiante”.

Lo shuffle funky-soul che fa legge in “White dress” lascia il post ad un brit che pettina e spettina a secondo dell’esuberanza “Redo”, come la trasognante stimolazione folk-pop di una spennata acustica “Dried river” fa spallucce al ritmo convulso e impattante di piccole rivendicazioni alt-punk che si agitano in “Watch me on tv”; è una felice controbilanciata che tiene su di giri l’ascolto come una trottola adrenalinica, senza soste e senza inceppi, una macchina oliata al massimo per dare libidine e senso alle scalmane specialmente innescate al passaggio del tellurirock dai ritmi noise e coreografato da una chitarra svisata allo spasimo “Out of low” che si esibisce prima della versione remixata e assai sballata della titletrack.

E’ solo il secondo “dischetto” per questo “esplosound” made in Livorno, al terzo, se continuano così, non mettiamo “ o la va o la” ma solo “spacca”!

Voto: ◆◆◆◆
Label: Forears 2011


1 comments:

Jackies ha detto...

Grazie di cuore per le tue parole. Siamo felicissimi di averti colpito così in positivo... Volevamo precisare però che Warren EP è già il nostro terzo lavoro (probabilmente è per questo motivo che spacca ;) ). Forse ti è sfuggito "Hard times for blonde surfers", uscito per Inconsapevole Records" nel 2009.
Saluti e grazie ancora
Jackies

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