Good Morning Pain, è il nuovo EP dei Vibratacore, uno dei gruppi principali, assieme agli Straight Opposition, della scena hard core abruzzese. Il caso ha voluto che proprio quest'estate in occasione della "Mostra dei Mostri" di Cellino Attanasio (TE) abbia avuto la possibilità di assistere ad un loro concerto di supporto agli svedesi Entombed e, a qualche giorno di distanza da questa recensione, i Vibratacore si sono esibiti all'OrangeRock Cafè di Pescara, dandoci la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Fango, chitarrista della band.
Un plauso particolare va ad una gran bella pensata della band per quanto riguarda la vendita di questo loro EP. Questi quattro ragazzi hanno avuto la geniale idea di abbinare a Good Morning Pain la vendita di una bottiglia di vino, bianco o rosso, di provenienza proprio di quella Val Vibrata, nel teramano, che dà loro nome. Insomma, nei loro concerti, oltre alle classiche magliette, spillette e cd, si può acquistare questa bottiglia di vino con il codice per poter scaricare direttamente dal loro sito internet le tracce, in formato mp3, di Good Morning Pain. Queste le parole del chitarrista Fango
"Molti ragazzi quando ci vengono a sentire dal vivo si trovano nella condizione che o prendono da bere o comprano il nostro cd, abbiamo quindi pensato di vendere questo vino totalmente biologico, che nel post sbornia non lascia a pezzi come i normali vini pieni di additivi vari, di modo che oltre a poter avere il nostro disco scaricandolo dal sito con i codici indicati sulla bottiglia, possono anche avere da bere a buon prezzo durante il concerto!"
Arriviamo dunque a Good Morning Pain.
Le tracce che compongono questa nuova fatica dei Vibratacore erigono un muro sonoro potentissimo e graffiante, nel quale gli strumenti si aggregano in una amalgama devastante con la quale le urla di AndreA si sposano perfettamente. Potenza che in sede live riescono a sprigionare perfettamente.
Onestamente non sono un estimatore dell'hard core in quanto non conoscitore approfondito quindi mi baso sulle mie impressioni di "metallaro". Il disco è suonato egregiamente, per nulla monotono e, come dicevo poc'anzi, ha dei suoni poderosi e devastanti degni del miglior death metal.
Non mancano aperture leggermente più melodiche, in particolare nella title track, che ricordano quel metal core che attualmente miete vittime su vittime tra le nuove leve della musica estrema. Insomma, quello dei Vibratacore è un suono moderno e poderoso che mantiene comunque intatte le radici dell'hard core old style senza mai risultare banale o noioso. Lo sto ascoltando ormai da ore in loop e non ne sono ancora stufo, a dimostrazione del fatto che la buona musica non può e non deve avere nessun tipo di etichetta.
Consiglio spassionatamente questo piccolo gioiello a tutto coloro che adorano il genere ma non solo, lo consiglio anche ai molti fan del metal che troppo spesso hanno degli spessi paraocchi nei confronti di ciò che non è etichettato come tale. Buona bevuta e buon ascolto.
Voto: ◆◆◆◆◆
Label: Udedi
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