venerdì 6 luglio 2012

M+A - Things. Yes (Recensione)


In tv davano i mondiali. Era l'estate del '98 e a me, insolitamente, non importava un granché del calcio.
In quelle due settimane estive la riviera romagnola avrebbe rivelato a me e Paolo la meraviglia di pattini in linea, ragazze e Ramones; il pensiero, a qualche lustro di distanza, è ormai sbiadito nelle immagini, ovattato nei suoni, ma ancora dolcemente limpido nelle sensazioni.
"Things.yes" va dritto a solleticare quelle emozioni, candidandosi come la giusta colonna sonora di un’estate sognante e malinconica, ornata di pensieri intricati ed adolescenziali. 
Michele Ducci e Alessandro Degli Angioli, più semplicemente ribattezzatisi M+A, hanno la fresca spensieratezza di chi sa raccontare il fermento giovanile con il dolce linguaggio della suggestione musicale utilizzando, un po' per necessità un po' per scelta, la morbidezza dell'elettronica minimale mista al piglio catchy tipico del pop.
Se "Yeloww" e "Bam" (vera punta di diamante dell'album) lasciano trasparire un approccio nordico alle melodie vocali e alla composizione guarnita da fiati e glockenspiel (vedi Jonsi), il resto del disco non nasconde la passione del duo per i campionamenti e la pratica del taglia/incolla, che svolgono senza paura in "Liko Lene Lisa" (in cui compare anche un'azzeccatissima tromba), "Bergen.jpg" e "Adidias", alternandola a momenti più dilatati e sospesi (come nella conclusiva "Ly"). E se ogni tanto i campioni non sono perfettamente limpidi o se dal fondo delle cuffie emerge uno starnuto, poco ci importa: il risultato finale è notevole anche grazie a questo, pregevolmente di gusto e degno di essere accostato a musicisti affini e noti nella scena, da Gold Panda a Tycho per la delicatezza, passando per Kim Hiorthøy, al quale i due pare debbano davvero molto, soprattutto per gusto nelle scelte timbriche.
Se "Things.yes" fosse arrivato con quindici anni di anticipo sarebbe stata la colonna sonora perfetta per il ritorno a casa: stravaccato dietro il sedile di papà, occhi fissi sul rapido alternarsi dei campi ai lati dell'A1 e il dolce pensiero estivo di Carlotta, un dolce destinato a sbiadire, tra sabbia e ombrelloni in progressivo allontanamento, tra malinconia e innocenti sentimentalismi adolescenziali.
Ma il disco è qui, ora, e io ormai ho già dato da un pezzo. Sotto a chi tocca.



Voto: ◆◆◆◆◇
Label: Monotreme Records

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