Sfacciati, irriverenti e spiritosi (nel senso alcolico del termine), gli Zem Trio fanno dono al mondo di un disco che è un piccolo capolavoro di humour, beffarda ironia e (finta?) serietà, con un titolo che lascerà perplessi i più: "Giù le mutande, Dorothy". Se a primo acchito può sembrare una rivisitazione pornografica della celebre fiaba di L.Frank Baum, in realtà le diaboliche menti di Matteo Zulli, Ilario Iacoboni e Mirco Bernardi ci stanno offrendo la chiave per entrare in un mondo che di fatato non ha un bel niente, dove le scimmie non sono alate e la Strega Malvagia dell'Est è ancor più cattiva di quanto tu creda. La candida e dolce eroina si spoglia, mostrando a tutti che la verità è ben diversa da quel che ci voleva far credere: che un Omino di latta è pur sempre un pezzo di latta, e basta.
Armati di una buona dose
di sarcasmo e follia, gli Zem mettono in scena una sorta di satira
moderna a tempo di punk rock alternato a momenti di psichedelia e
funky/reggae, in cui ci si accorge che vi è qualcosa di
profondamente sbagliato, che qualcuno ci ha fregati e noi non ne
eravamo consapevoli. "Giù le mutande, Dorothy" è
un ritratto fin troppo vivido della società e dell'uomo che le sta
in seno: confuso, manipolato, stordito. È un invito ironico ad
abbandonare l'amara rassegnazione, a uscire dagli schemi, a lasciarsi
andare, è un'ammiccante sfilata di vizi e miserie umane. Viviamo in
un "Pandemonium"
da cui non sappiamo esattamente come tirarci fuori, cercando forse la
libertà senza sapere cos'è veramente. Gli Zem ci forniscono
soluzioni per tutti i gusti: dalla ricetta di un buon Long
Island a una "calibro
35 per fermare canale 5",
per risvegliare l'uomo primitivo che è in noi, che forse se la
sarebbe cavata meglio di noi.
I
testi dissacranti si sposano alla perfezione tanto con l'impeto punk,
quanto con la folle psichedelia di alcuni brani. La loro musica è un
ciclone che ti strappa a forza dalla tua nicchia sicura, dalla tua
casetta nel Kansas, per aprirti gli occhi e portarti alla realtà
dove tutti si burlano di Dorothy, ormai nuda.
L'8 agosto, in
occasione della presentazione del loro album, presso la birreria La
Porta (Lanciano), gli Zem rilasceranno in free download le tracce
Long Island (già presente nella compilation di musica emergente Over The Cover), Precariato e L'inzolfo dello zolfo.
Voto: ◆◆◆◆◇
Label: Autoproduzione
0 comments:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.