giovedì 29 novembre 2012

Borderline Symphony - Ragazze Con Pistole (Recensione)

“Ragazze Con Pistole” è il debutto alla grande per Filippo Argento (basso, tastiere) e Luca Pollioni (voci, chitarre e tastiere), al secolo artistico Bordeline Symphony, duo italo.svizzero con una insana quanto ottima propensione e passione per il suono caldo, rimbombatamente vintage lo-fi, quelle atmosfere ovattate che ancora infatuano centinaia di musicisti e adepti in spiccata affinità con i sixsteen meticciati più profondi e alcaloidi che ci siano.

Ballate che danno piacere ai sensi collaudati di una certa riflessa psichedelica che anch’essa si specchia in una variegata texiture stilistica che comprende wave, anni Ottanta, scatti rock e la sincerità di un’anarchia di ripetuti ascolti di calibri distonici che riemergono ed esplodono, come polle di buona creatività, qua e la nella scaletta e che fanno narrazione pop come sintesi perfetta di una voracità di esecuzione visionaria e di più ancora; registrato su di un recorder 24 tracks, il disco è una fulminante allucinazione vigile che conduce in un ascolto temporalmente – di primo acchito – sfasante, senza guide e riferimenti, ma è solo una momentanea incapacità di seguire la mira del duo dei BS, poi una volta preso il verso giusto e la direttrice sonica tutto diventa una vetrina appariscente di proposte sonore che sfuggono all’omologazione e si esprimono in una audace straordinarietà originalissima.

Undici brani, undici takes che distribuiscono alternativamente frangenti emozionali con urgenze melodiche, immensità suggestive e autentiche coperture radiofoniche sfuggenti, una vera capacità di essere musica e musicanti senza distinzioni di ruoli, sole enfasi e assemblamenti radicali che ci riportano in un viaggio stimolante e pressoché sotterraneo; c’è anche moltissima contemporaneità fuori dai canoni consueti, una scelta di modulare – in un disco ufficiale e ancora privo di posture mainstream – un cosi ampio manifesto di timbri che è già un premio “alla carriera” potremmo definirlo, e che porta in un molto avanti il sentore di un buon affare su cui mettere mano ed orecchi.

Vengano dunque operazioni come queste dei nostri Borderline Symphony, arrivino pure il beat convulso di “La notte del dottor dolce vita”, l’elettro-wave alla CureSettimana snob”, “Terrorismo!”, la freschezza ventosa di una disillusione realistica “Gioventù senza gioventù”, la tubolarità di un eco nebbioso “Fiume d’oro” o il rock dall’eco Depeche che muove “It’s all about being in and stepping out”, e ancora ben vengano ondate di piena di tale portata, un suono di ieri e di un probabile domani che fa del presente una nuova rampa di lancio e di un differente modo di “costruire e montare suoni” per restare.

Sono in due ma fanno baccano per dieci, e le loro ragazze con pistole è un esperimento riuscito davvero. Violentateci il vostro stereo!

Voto: ◆◆◆
Label: Autoproduzione

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