Occhi chiusi, orecchie
aperte e attente ai rumori persi nel vuoto siderale di un cuore. E il
rimbombo del mio respiro: un'esplosione galattica di felicità
incantate dove la danza dei fiori spezza la distanza fra i pianeti.
Una dimensione ultraterrena intrappolata nei riflessi del cristallo,
delicatamente tramortiti e svelati, ancora pulsanti, dalle Lilies on
Mars: all'anagrafe Lisa Masia e Marina Cristofalo. Sempre in bilico
tra l'Italia e Londra, con un piglio da rriot girls vestite di rosa e
lustrini, sono in giro in questi a giorni a presentare il loro ultimo
lavoro: "Dot to dot". Uno scrigno di tredici canzoni
preziosamente intessute di frammenti stellari, modulate nella lingua
dei marziani e suonate con la stessa innocenza di due bambine che
giocano a fare magie con chitarre, percussioni e campionatori. Un
elettro-indie sognante ed etereo, che si amplia in cori angelici e
melodie eleganti come sinfonie in miniatura. La voce è sottile ma
voluminosa nel suo essere morbida e fugace, acerba ma allo stesso
tempo carica di tutto il peso di un'angoscia universale; si inserisce
perfettamente nel contesto fiabesco e organico del disco, forse non
volutamente concepito come un viaggio nell'interiorità stellare di
ciascuno di noi, da non interrompere. Pezzo forte è "Oceanic
landscape", in cui possiamo ascoltare anche la voce del "maestro"
Franco Battiato: tastiere che danno una sacralità quasi mistica al
ritmo essenzialmente lento e incantevole della canzone. Quello delle Lilies è un universo in cui perdersi è fin troppo facile: incappare
in buchi neri di noia o rincorrere inutilmente un unicorno alato
lungo le scie delle comete è un rischio che corre l'ascoltatore
medio, mentre per comprendere fino in fondo (per quanto si può) è
necessario aprire la mente e immaginare di essere anche noi minuscole
stelle perse nell'armonia di questo spazio enorme. Una band non per
tutti, dotata di fascino e talento da non disperdere come polvere
magica ma incanalare con un rigore più scientifico, come fosse
l'equazione che ha partorito l'intero cosmo.
Voto: ◆◆◆◇◇
Label: Long song records
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