Un passo avanti, un bel passo avanti, questa è la sensazione quando finisci l'ascolto di Cancello, secondo EP dei napoletani Vacanza L'ennesimo quartetto di ispirazione emo, ma nei Vacanza c'è solo l'ispirazione, solo ispirazione perchè il suono e le urla incise su questo EP non sovrappongono l'ennesimo foglio fotocopiato nella fanzine dell'emo all'italiana, genere che negli ultimi anni sembra aver affascinato, grazie alle eroiche gesta di un pugno di combattenti, un consistente gruppo di giovani di buone speranze. I risultati però non sono sempre della stessa qualità di Cancello, anzi, la ripetizione pedissequa del canone tende infatti ormai a stuccare, il più delle volte. Non è questo il caso. I Vacanza, come detto, fanno un passo avanti e si svincolano, trovando ispirazione (magari solo inconscia o del tutto casuale, non lo posso sapere) nelle più coraggiose espressioni del rock alternativo. Non solo emo, quindi, le cui sonorità sono riscontrabili solo nella conclusiva “Rombo”, ma hardcore oscuro (foresta, ricorda tanto My War dei Black Flag, sparo alto con i riferimenti oggi), il nichilismo post adolescenziale dei Distanti ("Venezia") e incursioni soniche “indie” di fine '80 (felpa, avesse i volumi delle chitarre un po' più alti, sembrerebbe un, bellissimo, outtake di "You're living all over me"), mentre “Nuvolari”, riesce a farci sorridere un attimo, ricordandoci che fino al 22 dicembre scorso esistevano i Verme.
Un passo avanti, un grande passo avanti per la ri-definizione di un genere. La maturazione dello stile emo-core italiana passa da dischi come questo, dai due capolavori dimenticati dei Distanti, dalle lezioni impartite da chi ha fatto dell'urlo un prestigio del made in italy.
Bello, consigliato. Entusiasmo.
Voto: ◆◆◆◆◇
Label: La Fine Dischi / Fallo Dischi
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