Benvenuti al saloon, signore e
signori! Vi chiederei di lasciare le pistole all'entrata ma non
abbiamo il pianista, quindi non c'è pericolo che gli spariate: la
musica però ce l'abbiamo comunque, e che musica! Oggi abbiamo
Gianluca Mondo e la sua band, col loro blues mutevole. Eh già,
direte voi, perchè mutevole? E io sono qua a dirvelo, a
preannunciarvi ciò a cui assisterete...ma senza rovinarvi le
sorprese, se no che anfitrione sarei? Gianluca un po' parla e un po'
canta, salmodia a ritmo serrato di gente con “l'anima con aghi, le
spine dietro gli occhi” e si fa buchi nella carne al solo toccarsi,
come se convivere con sé stessi fosse un po' “Il Dilemma Del
Porcospino”, con l'agitarsi degli strumenti a seguirlo sempre più
intensi ed ululanti...attenzione! Non sempre saranno così coesi e a
volte, nelle atmosfere messicane create dalle trombe di “Crapshooter”
o nelle “Rivelazioni” che vi giungeranno tramite rasoiate
elettriche condite da immagini da pre-giudizio divino, di quelle che
ti fanno pensare che “è arrivato per davvero il momento della
lista dei dieci libri preferiti”...in questi momenti, dicevo, vi
sembrerà quasi che Gianluca si chiuda in sé, che parli a sé stesso
e non segua la corrente sonora. Potrà piacervi oppure no, come potrà
non piacervi, io già so come andrà, se cercherà ad un certo punto
di blandirvi e rilassarvi: come si può dopotutto parlare de “Lo
Sbocciare Della Magnolia” se non con chitarra e voce solamente, al
massimo un accompagnamento d'atmosfera in sottofondo, come si può
cercare di “Dimenticare Gli Angeli” se non con gli stessi
strumenti, forse con poca convinzione ma arrivando alla conclusione
che “forse dimenticare gli angeli fa bene per un momento, ma
bisogna sempre ricordare che ci hanno sollevato dal tormento”. Non
preoccupatevi quindi di questa pausa, Gianluca cercherà di
svegliarvi prima del finale cominciando ad illustrarvi con calma “Il
Punto Del Cinghiale” prima di scatenare la passione violenta,
parlando di “Labbra” che ti fanno confondere tanto da “far
finta che quel corpo sia mio”, tanto da chiedersi “come fai ad
indossare quelle labbra di serpente che allo specchio mi rendono
attraente”, tutto solo per scaraventarvi nelle cupe atmosfere di
nuove passioni che coinvolgono tanta gente, “Io, Te, Lei E Lui”
...ma non posso certo rivelarvi già il finale! Dovrete prima seguire
le scarne e tetre “Istruzioni Per Lipe”, istruzioni strane che
puzzano di frontiera e vi serviranno più per capire Gianluca che non
a riceverne qualche consiglio, capire che “se muore in macchina al
momento dello schianto devi risalire alla canzone che ascoltava al
momento dello schianto”, perchè lui ha bisogno di “un giradischi
a sollevar l'inferno per la strada al cimitero, andremo giù in dieci
ma solo in nove tornerete per davvero”. Dovrete ascoltare storie
surreali di “Petali”, “petali che piangevano stando dalla parte
del fiore”, protagonisti di una guerra che non avreste immaginato
mai narrata come fosse un reading su cupe lacerazioni sonore ed
un'angelica e salvifica voce femminile...e forse lungo il viaggio vi
prenderete anche il “Valentina Blues”, perchè è impossibile non
innamorarsene fra un bicchiere e l'altro, bicchiere che leverete al
suono delle trombe sapendo che “c'è chi alza una mano e dice basta
e c'è chi si prende il Valentina blues”: se ve lo prenderete
Gianluca cercherà di levarvelo a furia di schiaffi sonori, col blues
più scatenato che possa far aleggiare nell'aria come “Nebbia Fra
Gli Scacchi”.
Ma vi ho già detto
troppo...questo sarà un grande viaggio sonoro amici ed amiche, e se
anche ve ne rimarrà solo qualche frammento sarà valsa la pena di
percorrerlo. Io sono un imbonitore, posso forse dirne qualcosa di
male? Quindi sospendo il giudizio prima di venir meno al mio ruolo, e
vi lascio a valutare da voi: andate qui sotto, e cominciate ad
ascoltare...
Voto: ◆◆◆◇◇
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