Passati ormai due anni, ecco che con grande forza e nomi a lui già cari, ritorna il trio che ci aveva lasciato con "un cuore in pasto a pesci…"
Gli Oslo Tapes, prodotti e seguiti anche questa volta da Amaury Cambuzat, (Ulan Bator/Faust) ci regalano in questa fine anno, con largo anticipo dunque, un nuovo lavoro, come sempre ricco di partecipazioni e colpi di scena.
“Tango Kalashnikov”: dieci tracce che “sparate” nelle cuffie riusciranno a descrivere, in modo chiaro e impetuoso, il viaggio che Campitelli & Co. hanno deciso di intraprendere. Un viaggio come sempre con una matrice impro, ma anche “intro”.
E come il tango, anche il loro lavoro sembra essere caratterizzato da una vena introspettiva e di profondo intimismo. Un album che impone di esplorare la profondità delle sensazioni percepite.
Si parte dunque, dalla passione intensa di “Golgota”, un brano che dà il via a un’emozione dirompente, destinata a crescere vorticosamente nelle tracce successive, fino a sfociare nei ritmi sempre più veloci e intricati di “Ossa” e “Metelkova”, per poi smorzarsi nuovamente nella fase finale, quella più riflessiva, aperta da “Tango Kalashnikov” e “Nord”.
Ascolteremo tracce in cui il battito delle percussioni si unirà a quello di ospiti come Umberto Palazzo (Santo Niente), Pat Moonchy, Andrea Angelucci (Marco Parente), Sergio Pomante (Captain Mantell) e Francesco D’Elia, dando vita a una vera miscela esplosiva, in cui ritmi forti, momenti di recitazione e di grande musicalità, ci faranno capire che si tratta di un insieme eterogeneo di canzoni, che propongono idee e stati d’animo distinti, a riprova che gli OT sanno intraprendere un magico processo creativo.
Un disco, dunque, caratterizzato da un impulsivo e frenetico equilibrio tra ordine e anarchia che, nonostante la diversità dei personaggi che lo animano, riesce a condurci verso un inequivocabile avant rock.
Non si capisce se gli OT con questa nuova “arma” abbiano deciso di attaccare o di difendersi, l’unica cosa certa è che “Tango Kalashnikov”, grazie al suo carattere deciso e privo di schemi ripetitivi, ci regalerà momenti di assoluta libertà.
Attimi in cui la melodia si tradurrà in libera emozione.
Voto: ◆◆◆◆◇
Labels : DeAmbula Records | Dreamin Gorilla Records|Riff Records | Toten Schwan Records | Ridens Records | Santa Valvola Records
0 comments:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.