Quest’anno
festeggia i 3 lustri di onorata attività con un altro atto, il settimo, di una
carriera che lo ha visto sempre protagonista della musica alternativa italiana,
nella quale ha ricevuto critiche sempre (molto) positive.
In
questo altro significativo capitolo della sua storia Paolo fa praticamente tutto da solo, facendosi accompagnare alla
batteria da Matteo Dossena ed alla
voce da Valeria Sorce.
Un album dal respiro
internazionale, tant’è che prima dell’uscita sul suolo patrio, è stato
pubblicato all’estero, USA inclusi, dove i BCO
(oltre Paolo alla voce e chitarra,
ci sono Salvo Ladduca, chitarre, Carlo Natoli, basso, Matteo Anelli, batteria) voleranno agli
inizi di Aprile per una tourneè.
Un
paio di anni fa, avevamo lasciato Paolo nel più oscuro dei mari, dove nuotava
accompagnato dall’inquietudine dei suoi testi e di fantasmi, che paiono ora dissolversi,
almeno in parte, nella nuova opera, così
come suggerisce il titolo.
L’aria
che si respira complessivamente in The
Devil And The Ghosts Dissolved sembra meno “satura” che in precedenza.
Certo,
l’incedere claustrofobico presente in molte delle canzoni della storia
precedente lo si può ritrovare in apertura con We Can’t Be Rivals of God che sembra uscita da qualche session del
deserto e si dipana drammaticamente con l’apporto insostituibile della vocalità
di Valeria Sorce che segna in
maniera indelebile uno dei punti più alti dell’intera opera del musicista
partenopeo.
Poi,
però, il disco continua in un’altalena di chiaroscuri emozionali fino alla
conclusiva, “bucolica” I Know Everything, con l’iniziale fingerpicking, “confuso” con
un vociare indistinguibile, che confluisce nella parte finale full band.
Nel
mezzo, tra le migliori, l’incedere altrettanto drammatico di Mother, il falsetto con inflessioni
Yorkeane in The Despair Like A Trail,
il tentativo “mainstream” di There’s Too
Much Noise, con il suo accattivante ritornello che ci si può ritrovare a canticchiare,
X-Star con la sua intro
(curiosamente) elettronica, oppure ancora il canto indolente di Painted Horses.
Insomma
Paolo continua con i BCO a dipingere
la sua tela musicale in maniera sempre personale e più che convincente,
fornendoci ancora una volta la prova della sua arte musicale.
Come
dice in un suo altro brano, “sembra che
non ci sia ritorno”.
Infatti
Paolo c’è solo da andare avanti e noi saremo ancora con te.
Voto: ◆◆◆◆◇
Label: Seahorse Records
Label: Seahorse Records
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