martedì 19 aprile 2011

Jarman - The Saint (Recensione)

I romani Jarman riuniscono nelle loro fila elementi precedentemente attivi nella scena hardcore/progressive della capitale. La nascita di questo progetto è intesa a svolgere una ricerca nell'ambito post-rock, coagulando la musica con suggestioni artistiche (come può testimoniare la copertina dell'Ep) e cinematografiche (Le varie citazioni a partire da Derek Jarman regista/scenografo che ha collaborato tra i tanti anche con gli Smiths e i Throbbling Gristle ) Un percorso di quattro tracce strumentali che tesse trame elaborate di cui è facile fare memoria, nonostante la ricerca di allontanamento dalla forma canzone tradizionale tipica dei progetti post. Infatti il plauso maggiore che va, a questo esordio, è quello di riuscire a intrattenere senza mai un momento di decadimento artistico, creativo, lasciando imprimere nell'ascoltatore suggestioni sonore e melodie ben calibrate: cosa molto difficile in progetti strumentali di questo tipo. In aperura con "Kubrick in September", già è possibile notare la coesione strumentale delle parti, legate da linee guida elaborate, al fine di spingere la fantasia verso zone inesplorate o semplicemente descrivere una scena (non a caso i loro live sono conditi dai visuals del chitarrista e film director Alessandro)



"The Saint Who Taught Mussels Being Wiser", nella costante ripresentazione di giri armonici, arpeggi tenuti in sospensione, cambi di tempo, si conferma come uno dei momenti più memorabili. Cosa molto interessante è il beat a volte frenetico ma generalmente sempre andante, del disco. Un drumming possente che potrebbe lasciar scivolare i Jarman verso lidi shoegaze, nelle dilatazioni pastose sovrapposte in sfondo a "Bioluminescenze of the Deep Sea Creatures", traccia d'alta atmosfera che genera fascinazione sin dal titolo. Seppur lo spettro dei maestri Slint, aleggia sull'opera, è anche vero che le sue apparizioni sono minime. "The Saint" presenta tematiche, seppur ispirate ad un filone ben preciso, originali e molto interessanti. Consiglio di gettarvi un orecchio, magari durante la visione di un bel film muto...

Label: Autoproduzione

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