domenica 20 maggio 2012

Three Steps To The Ocean - Scents (Recensione)

Bastano una serie di parole apparentemente confusionali e caotiche per dare la prova di un cambio di rotta ed è cosi che, grazie alla graffiata voce di Federico Pagani dei Dyskinesia, i Three Steps To The Ocean passano da post-rock a post-metal in un battito di ciglia.
In realtà ci sono voluti due anni, quelli che separano dalla loro seconda uscita / primo album "Until today become yesterday", ma il risultato è abbastanza accattivante. Forse è proprio la volontà di separarsi dal dilagante momento strumentale della musica, seppure con la netta distinzione tra chi sceglie ancora le chitarre ai synth, che spinge il gruppo di Milano ad incattivirsi, aggiungendo un testo alle loro note in "Zilco",che ovviamente non poteva che non essere un crescendo impetuoso ed abbandonando quasi il ritmo, ora onirico ed ora aggressivo, che li contraddistingueva, optando per un'estensione all'intero cd piuttosto che al singolo brano. Rimane sempre l'abilità di creare quasi trenta minuti di atmosfera, che porta ad immedesimarsi e a dare il proprio significato alla traccia, o meglio, al nome di questa.
Cosi come con "Submerged Universe" nel primo Ep e "Remember Lynne Cox" nel precedente album, in "Scents" è la prima sperimentazione "Hyenas" a lasciarmi piacevolmente colpita ed in balia del movimento delle sue note.

Voto: ◆◆◆
Autoproduzione

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