lunedì 27 agosto 2012

Luomoinmeno - S/t (Recensione)

Luomoinmeno è cantautorato del XXI°secolo: scarno, sporco e triste come le nostre anime alla deriva nell'inferno urbano. Luomoinmeno è un uomo che non è un uomo, un uomo che annulla se stesso nel tentativo di districarsi tra le follie di una modernità ricorrente che è passato, presente e futuro nella miseria umana. L'esordio di questo cantautore siciliano è un breve EP di 5 pezzi: poco più di undici minuti di musica, il tempo sufficiente per essere scossi dalla forza invisibile ma penetrante di chi dice la verità. Basta poco: una chitarra da cento euro e una voce che danza in quel limite sottile tra la stonatura e e una vivida e poetica dissonanza. Per espellere il marcio che si ha dentro in schizzi di lirica da cassonetto, in gocce di meravigliosa retorica condensata tra la quotidianità e i finti intellettualismi. La semplicità disarmante degli accordi è scossa a volte dalla fretta di comunicare, dall'angoscia di vomitare per illudersi di stare bene (come "Cristo in pancia", una zoppicante filastrocca di trenta secondi), a volte è impastata da un ritmo cantilenante che è una primitiva ipnosi pubblicitaria. Luomoinmeno sceglie di raccontare quella fiaba amara che è la vita accompagnandosi con la sua chitarra, come un menestrello punk nell'orfanotrofio delle illusioni. E a niente servono le grida dei bambini spaventati, perchè l'unico vaccino è la consapevolezza che "la donna è un contenitore, sostanzialmente scruto, sostanzialmente sono uno scroto". Siamo animali che si fanno crocifiggere da soli, e se quindici chiodi sono pochi, ci pensa lui, Luomoinmeno, con una "spillatrice prodigio della tecnica moderna".

Ahi.

Voto: ◆◆◆◇◇
Label: Autoproduzione




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