martedì 1 ottobre 2013

Neko At Stella - S/t (Recensione)

Se a fine ascolto di questo superbo debutto dei fiorentini Neko At Stella, vi sentite appiccicati di sabbia desertica bocca e capelli non fateci caso più del dovuto, è solamente l’onda d’urto di questo duo – Jacopo Massangioli e Glauco Boato – che nel loro senza titolo di undici tracce stravolgono i canoni della psichedelica bluastra almeno nei percorsi consueti dell’underground nostrano, la loro è un’energia elettrica dalle infinite scremature dirty blues poco adoperate – meno male – nei gironi dell’emergenza e che nel complesso di un ascolto attento e rapito già possono essere stimati a rialzo, se non altro per la ricchezza – per essere un duo – dei timbri e delle straordinarie doti di far prendere fuoco a stretto giro d’orecchio.
Mixato da Matt Bordin dei Mojomatics, il registrato gode  e fa godere di buoni bridges elettrici, visionarietà alla The The e un muro di suono non indifferente, psichedelica e flash watt esuberanti, ben gestiti e con la peculiarietà di non affossare il cantato, tutto ha il suo spazio vitale, ogni cosa sonica al suo posto d’ordinanza tanto che questa tracklist non annoia minimamente, prende per la collottola e ti obbliga a percorrere i suoi tracciati fino alla fine; chitarra, voce e batteria che fanno cassa di risonanza come se la band fosse composta da dieci componenti, un impatto che coinvolge tra sferzate e carezze agrodolci, e che alla fine dei giochi ti lascia quell’affanno disumano a prendere il telecomando e violentare  il cerchietto rosso del repeat.
Anche un disco che arriva per riportare il livello della scena sonora di primo pelo in alto oltre limite, tracce che cavalcano da una parte ballate dondolanti come il gospel drunken che esercita passione in “Like flowers”, l’instabilità drogata che circola tra le nebbie velenose di slide “Drop the bomb", ex terminate them all” o nella turbolenza melodica che riga “Small place”, mentre dall’altro versante la piricità innescata esplode tra le orme KyussianeAs loud us hell”, dietro le psichedelie svenate di “Disillusion” come nelle sgasate a manetta di un motorino che contrasta con il nuvoloso prepotente e carboidratico rock’n’roll blues nevrastenico e maledetto “Come back blues”. Niente riempitivi, nessun stallo sonoro, tutto nella propria casella interpretativa e tutto preparato per stupire alla prima botta, i Neko At Stella conquistano un primo status che non è altro che una prima dignità  incalzante per fare breccia negli ascolti multipli, il loro sound gira a meraviglia e quella sabbia che troviamo in bocca e nei capelli consideriamola null’altro che una piccola benedizione laica che ci ha fatto una bella sorpresa sonica.
Ce ne fossero di questi NAS da gustare, altro che frodi alimentari in giro!!!            

Voto: 
◆◆◆◇◇
Label: Dischi Soviet Studio 

2 comments:

Anonimo ha detto...

Dov' è scritto chi ha suonato la batteria nel disco e realizzato i pezzi insieme a boato? Non è stato jacopo.

Anonimo ha detto...

E' scritto sul cd...

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Licenza Creative Commons

 
© 2011-2013 Stordisco_blog Theme Design by New WP Themes | Bloggerized by Lasantha - Premiumbloggertemplates.com | Questo blog non è una testata giornalistica Ÿ