Fin dalle prime note e dai primi
versi di Black Rose si intuisce i
territori che batteremo avventurandoci all’ascolto di Between Dogs And Dogs, quinto disco di Piers Faccini, cantautore nato in Inghilterra da padre italiano e
madre inglese e vissuto praticamente da sempre in Francia, influenze "geografiche" che in questo Between Dogs And Wolves risultano più che evidenti sia musicalmente che nei testi e non solo perchè c’è
un brano cantato in francese ed uno in italiano.
Un disco intriso dallo spirito e
la malinconia di Nick Drake che
aleggia dappertutto, ma anche dalla liricità di Leonard Cohen e certe atmosfere care a Bonnie Prince Billy.
Ma poi, magari, ognuno di noi potrà
trovarci anche qualche altra fonte di ispirazione.
Riferimenti importanti e Piers si assume questa responsabilità e
la porta avanti in modo personale con pochi amici che lo aiutano.
Vengono accuratamente evitati
strumenti elettrici e percussioni e la parte musicale viene sostenuta
principalmente dalla chitarra acustica e dal piano suonati da Piers, insieme ad altri strumenti,
quali dulcimer ed harmonium.
E mentre lui si cimenta in quasi
tutti gli strumenti, ci sono pochi altri amici ad accompagnarlo: Jules Bikioko al double bass, Dom La Nena al violoncello,
praticamente in tutte le canzoni, entrambi anche impegnati ai cori, ed il
“nostro” Rodrigo D’Erasmo al violino
in Pieces Of Ourselves che, forse più
delle altre, sembra una canzone ritrovata in un cassetto dalle parti di
Tanworth-in-Arden.
Musica scarna ma essenziale,
discreta mai invadente, che lascia protagonisti la voce, a volte solo
sussurrata di Piers, ed i testi in
cui è l’amore, dolce, appassionato, quasi sempre, per certi versi disperato
che ispira tutte le composizioni.
Quello per una Rosa Nera “I was the skin for your thorns, the pale light for your bloom”(Black
Rose) oppure per la ragazza nell’angolo “come
my girl in the corner, even wrapped up you’re bare, you move like wind on the
water, when the weather is fair” (Girl In The Corner), o quello leggero
come una piuma per un cuore di pietra“if your heart should turn dead as stone,
stop this fire consuming me alone”(Feather Light).
Canzoni dagli umori profondamente
autunnali quindi, con riflessioni sulla (propria) vita “ricordo una volta ma non quando, il tempo sai ti lascia andare, perché
il passato fa male, forse è il momento di partire” (Il Cammino), “pieces of me in
word I spelt too late, now that the door is closed and I’m out on the street”
(Pieces Of Ourselves), ma da ascoltare e fare proprie in qualsiasi momento, magari
anche quando l’inverno cederà il posto ai primi tepori primaverili, visto che Piers ce le presenterà proprio in quel
periodo, nella prossima tournee italiana dal 14 al 22 marzo.
Voto: ◆◆◆◇◇
Label: Beating Drum
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