I Big Mountain County sono una
band di Roma formatasi solo nel 2012 ma i cui membri vantano già una
certa esperienza, avendo militato ognuno in altri gruppi della zona
provenienti perlopiù da un background vicino al garage rock. Questo
spiega la velocità con cui già l'anno dopo sfornano il primo 7
pollici ed il modo in cui, in soli 15 giorni, abbozzano in Sicilia i
brani che arrivano a comporre questo Breaking Sounds.
La cartella stampa che mi ritrovo ad adocchiare parla di psych-rock,
e sebbene le atmosfere dilatate non manchino sono altre le coordinate
musicali a cui mi sono sentito più incline ad avvicinare i BMC.
Suoni
da Seattle
per la precisione, ma non la musica di quelli a cui sono arrivati
soldi e sfighe in egual misura bensì quella più cazzona e di
nicchia dei benemeriti Mudhoney.
Già l'iniziale I'm Satisfied
porta qualche germe, volontario o meno, di Mark
Arm
e soci, ma è in particolare Make
A Move
a ricordare da vicino quel periodo di mezzo della loro carriera in
cui non sapevano bene dove andare. I BMC infatti uniscono ad una vena
lievemente garage-punk e ad un cantato scazzato ed irriverente
influenze più vicine al folk e al rock'n'roll più classici, finendo però per
essere risucchiati in un limbo in cui la somma dei generi dà un
risultato inferiore alle singole parti. Breaking
Sound risulta
così piacevolmente ballabile ma priva di quell'energia sonora che ti
faccia veramente venire voglia di scatenarti (un peccato visto
l'azzeccato utilizzo dell'organo nella parte finale), 1945
uno scialbo incontro fra suggestioni country e derive psichedeliche
che arrivano troppo tardi e la stessa Make
A Move
rimane a metà del guado che avrebbe portato i ritornelli a ben altri
livelli, se solo si fosse osato a livello di sonorità quello che
viene fatto verso la fine.
C'è
da dire che, passata la metà del disco, il ritmo cala e viene fuori
un'anima moderatamente psichedelica che sembra essere più nelle
corde della band. Pur cavalcando l'onda della ripetitività (cosa che
non giova ad About
A Clown,
che riesce ad attrarre l'attenzione solo quando il ritmo inizia a
salire verso l'azzeccato parossismo finale) l'atmosfera “da
frontiera” creata dalle percussioni di Conflict
Resolution Part 1
e quella cupa e paludosa di One
More,
capace di animarsi malignamente a metà brano con organo e batteria
scatenati, riescono laddove i ritmi più scanzonati delle tracce
iniziali avevano fallito. What
Do You Think? da
questo punto di vista rappresenta quasi un rito di passaggio,
indecisa fra le due anime e per questo meno riuscita, mentre la
conclusiva Farewell
dà sfogo alla parte più lisergica della band, evidenziando però
nell'ennesimo crescendo una scrittura a cui manca un pizzico di
fantasia.
Sospesi
fra una caricatura uscita male della Seattle più punk e gli anni 60
delle droghe libere i Big Mountain County non riescono, per così
dire, a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Possiamo ritenere
un onesto tentativo questo Breaking
Sounds
ma per colpire l'attenzione serve il coraggio di osare di più, in un
verso o nell'altro...e quella della psichedelia sembra la strada più
percorribile.
Voto: ◆◆◆◇◇
Label: Gas Vintage Records
Label: Gas Vintage Records
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