“Le cose accadono perché devono accadere”.
E’ una frase che ripeto spesso e che ho sperimentato personalmente esser vera, forse non sempre, ma in molti episodi della vita, per cose serie così come per quelle meno importanti. Capita di essere in macchina di notte ed ascoltare la consueta trasmissione di musica indie.
Capita che il “ditino” scivoli a premere un’altra frequenza.
Capita che in quel preciso momento si resti ammaliato da una voce che può ricordare Bjork ma anche di Lou Rhodes, stesa su un tappeto intriso di elettro (post) trip-pop (scusatemi, non è che mi piacciano le definizioni, “i sensi di appartenenza”, come direbbe qualcuno, ad un genere musicale ma in questo caso penso che sia utile).
Capita che il giorno dopo si riesca a trovare un indirizzo email a cui chiedere informazioni.
Capita che nemmeno una settimana dopo la cassetta postale (quella “fisica”, fuori dal portone di casa) si riempia con un pacchetto contenente le 2 opere dei REVGLOW.
E sì, così si chiama il duo italianissimo che ha rapito la mia attenzione.
Negli anni del loro fulgore, ho ascoltato Portishead, Massive Attack, Tricky, Lamb, Bjork (periodo HOMOGENIC, in particolare) ed altri gruppi minori, insieme a molta elettronica, ne ero “in-trip-(hop)-ato”.
Ora, a rivedere quella sfilza di CD, mi accorgo che, oltre agli album degli artisti citati, ne salvo ben pochi altri.
Ad essi si aggiungono i 2 dischetti dei REVGLOW.
Il duo si compone di Francis M. Gri, alle “manopole”, chitarre e tastiere e Lilium alla voce. Francis, che già dal 2004 aveva dato vita ad altri progetti musicali quali All My Faith Lost e Apart, nel 2008 incontra Lilium e LIQUID PEARLS è quel che ne scaturisce.
Ad esso, freschissimo di stampa, segue 9th CHRYSALIS che ne ripercorre, ma con maggior convinzione e personalità, le orme già tracciate.
L’album, edito dalla KrysaliSound, label del polistrumentista e metà maschile del duo, si apre con UNCERTAIN.
Percussioni sintetiche appena accennate, raggiunte dopo alcuni secondi da qualche nota di piano e, soprattutto, dalla splendida voce di Lilium, in una fusione omogenea che, come recita il testo:
…noise and music
harmoniously combine…
Lasciate perdere quel che ho detto prima sulle affinità della sua voce, anche perché, rispetto all’esordio, dove maggiormente si inseguiva il folletto islandese, ora Lilium ha acquisito una sua personalità più delineata.
Ascoltate la sua voce e chiudete gli occhi, lasciandovi trasportare in questo viaggio appena iniziato.
Viaggio che continua con OUT-SIDE, dove l’incipit è il contrario della prima.
Poche note di piano e poi il contemporaneo ingresso dei beats di FRANCIS e, di nuovo, la voce femminile che declama un testo “oscuro”:
…and the darkness cancels all hopes
only when my eyes cannot see
but it’s raining outside…
Il terzo brano CHRYSALIS ci rimanda al titolo dell’album e, soprattutto, oltre che nei suoni, nel testo crea il collegamento con la loro prima opera:
…what remains of
the chrysalis you were?
Only broken bones and
tears of liquid pearls…
Ma la vetta assoluta di questo disco si raggiunge nei 7 e più minuti di ILLUSION, con Lilium a chiedersi, reiterando l’interrogativo, se il nuovo mattino a cui ha spalancato le finestre è quel futuro che ha così tanto bramato…
…I open the windows wide
to this new morning
and I ask myself:
is this the future
I had longed for?”
Il tutto con tanto di bridge “rumorista” della chitarra di Francis.
Veramente notevole, così come lo sono tutti i testi, poetici ed intriganti.
Seguono MORNING SUNSHINE, la più “islandese”, dolce come un “cubetto di zucchero”, VEILS e BLOOD POETRY che sembrano voler decollare da un momento all’altro ma restano ancorate a terra.
Si arriva così a NOWHERE, in cui vi è l’unica “intrusione” vocale al maschile, e INVISIBLE, altro vertice assoluto che chiude in maniera degna questo gioiellino di electro-pop made in Italy.
Sarei curioso di sapere cosa ne penserebbero Beth Gibbons oppure Lou Rhodes…
Nel frattempo acquistiamolo qui: www.krysalisound.wordpress.com (mentre in digitale si può già trovare su i-Tunes) e godiamocelo noi, alternandolo a LIQUID PEARLS, in questa afosa estate 2011 e poi nel prossimo uggioso autunno e poi nel freddo inverno e poi nella dolce primavera e poi…
3/5 il voto per le perle liquide dell’esordio, 4/5 alla nona crisalide, embrione che spero possa permettere al duo, una volta trasformato in farfalla, di meritare 5/5.
Label: KrysaliSound
Voto: ◆◆◆◆◇
Voto: ◆◆◆◆◇
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