giovedì 15 marzo 2012

Shana Falana - In the Light Ep (Recensione)

Shana Falana - In the Light EpLontano dai riflettori di aristocratiche vocalist come Florence, Zola Jesus, Anna Calvi e recentemente Lana Del Rey, in quel di Rosendale, New York c'è una miss che sotto la guida di gente del settore con ottime referenze (Kevin McMahon già al lavoro con Titus Andronicus, Swans e Realestate e Gareth Jones, Grizzly Bear, Mogwai, Interpol), esordisce in sordina con una delle opere più oniriche ed affascinanti degli ultimi tempi. In the Light è un viaggio metafisico, candido e minimale tra ethereal pop, shoegaze e psych-pop, che, anche nel trovarne le giuste coordinate di riferimento (Cocteau Twins, Galaxie 500, Slowdive), sembra volgere in favore di un approccio musicale a metà strada tra il poetico e il giocoso, a donar grazia fino in fondo ad una sorta di rituale perpetuo che si trascina per tutta la durata dell'ep. Shana Falana dipinge, con la sua splendida voce, sei affreschi evanescenti, registrati interamente in un loft di Brooklyn. L'approccio lo-fi ben si presta ad ambientazioni riverberate, languide dilatazioni, violoncello (di Jane Scarpantoni, Lou Reed, Yeah Yeah Yeahs, Kristen Hirsch), tastiere, arpeggi e comparto ritmico stilizzato. Una forte presa di coscenza delle proprie doti, in continue e mirabolanti crescite d'atmosfera. Brani resi traslucidi da una sorta di bolla lisergica onnipresente, rilassante e sfuggevole allo stesso tempo (“Dizzy Chant”, l'allucinata filastrocca “Light The Fire”), come una sorta d'immersione in una fiaba trascendentale perfetta nelle sue svariate fascinazioni. Si aggiungano i perfetti singoli più marcatamente pop e dai forti picchi emotivi come “In The Light”, i richiami a certo alternative (“U.R Everything”, una sorta di Melissa Auf De Mar in salsa sognante) lasciandosi poi andare alle considerazioni di un finale festoso ed esplosivo (“Yea Yeah” su rimembranza Sigur Ros) e sarà chiaro fin dal primo ascolto che quello di Shana Falana è un nome da appuntarsi assolutamente.

Intrigante con il suo stile a metà strada tra musa eterea e hippie navigata, un po' Enya, un po' Feist, Shana Falana si configura come una personalità di tutto rispetto e dalla quale ci si aspettano grandi cose in futuro.

L'album è in download sul bandcamp dell'artista a questo link con la formula del "pay what you want".

Voto: ◆◆◆◆

Label: Autoproduzione

0 comments:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Licenza Creative Commons

 
© 2011-2013 Stordisco_blog Theme Design by New WP Themes | Bloggerized by Lasantha - Premiumbloggertemplates.com | Questo blog non è una testata giornalistica Ÿ