giovedì 20 giugno 2013

Download - LingAM (Recensione)

Nel 1992, Last rights, celeberrimo disco degli Skinny Puppy di Nivek Ogre, fu Dwayne Goettel e cEvin Key, si chiudeva con Download, un lungo brano in cui Key esprimeva il suo concetto di sperimentazione elettronica e la sua voglia di spingersi ben al di fuori del classico stile, se di esso si possa parlare a proposito dei Puppy, dell’electro-industrial alla canadese. Questo brano diventerà poi il monicker dietro il quale si nascosero Key, Goettel e Phil Western, il cui scopo fu principalmente quello di esternare quel concetto dalla musica del gruppo principale per creare una nuova creatura e per inseguire le strade della sperimentazione delle nuove forme musicali elettroniche, sempre a metà tra l’experimental e l’IDM nonchè mai tralasciando un grande senso del beat, e questa è la stessa formula di questo LingAMDownload non è un side project fine a sè stesso nè un passatempo di ripiego, è invece il principale forziere di idee dal quale Key pesca ciò che può essere utile nello sviluppo del cucciolo affamato. E’ ogni volta una sorta di excursus che si rivolge in misura maggiore verso le tendenze della musica elettronica senza ricercarne la popolarità e che, allo stesso modo di un vinile di sample, è qualcosa che, nel progetto principale, può sempre tornare utile. Download è LingAM, è la volontà di esprimere, a pochi giorni dall’uscita di Weapon, quel ritorno al vecchio attraverso il nuovo che è la prerogativa dei nostri nell’anno 2013 e che qui prende la piega di una ricerca elettronica che esprime al meglio l’anima di Key, contrapposta alla fisicità di Ogre che, come in questo caso, stiamo aspettando per l’anno corrente. Si tratta di dieci brani che sanno muoversi molto bene in un beat danceable intelligente, IDM nel verso senso della parola, e che mantengono un’aria di sperimentazione che però non ne pregiudica l’attenzione e l’ascolto. Si tratta, allo stesso tempo, di un lavoro caratterizzato da una impronta fortemente techno, soprattutto nelle ritmiche, e allo stesso tempo innovativa e fuori dagli schemi. La opener "LingAM" mette in chiaro quello che l’attuale duo vuole esprimere e lo fa con grande classe senza entrare in un discorso di barocchismo musicale, e andando avanti le soluzioni si fanno sempre più interessanti e imprevedibili, di un’intelligenza dura ma che non distrugge, che al contrario analizza il beat fino alla sua radice. Si và così avanti passando per episodi più leggeri ed atmosferici come Saw crust per poi tornare ad esplorare vecchie sonorità in Yoni, il primo brano presentato al pubblico, che ha molto del suono dei ’90, ma in genere questo è presente un pò in tutto il lavoro. Ancora oltre ci sono brani più ritmati e / o sperimentali, a tratti più catchy senza mai esagerare troppo nell’uno e nell’altro senso, come Blotch e, soprattutto, "JirAFFE from planet sanders", che spostano il tutto un po più in là, verso un futuro musicale ancora radioso che termina con "INAGE MAntra" e soprattutto con il brano conclusivo "PiLLAR", che fa dell’atmosfera e del beat acido le sue caratteristiche migliori. Un lavoro complesso e allo stesso tempo di semplice fruizione, uno dei dischi più importanti dell’anno perchè fresco nonostante gli anni e ancora così genuino, dimostrazione della grandissima vitalità artistica degli artisti di Vancouver. LingAM è uno dei must have di questo 2013.

Voto: ◆◆◆
Label: Metropolis records / Sub-conscious communications

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