martedì 7 gennaio 2014

Blessed Child Opera - The Darkest Sea (Recensione)

Il mare, fonte di ispirazione comune a tanti artisti con il suo moto ora calmo, ora più agitato a volte impetuoso, in cambiamento costante eppur sempre uguale, con la sua profondità che tanto cela.
Azzurro, blu, magari nero…
Pensiamo ai Waterboys ("This is the sea") oppure il grande Bob Wyatt ("Sea song"), solamente per fare un paio di esempi.
Il mare può infondere un senso di tranquillità, serenità magari gioia ma anche, al contrario, malinconia, inquietudine, irrequietezza, paura…
 “Apparently I’m suffering, apparently I’m doing wrong”, ed è quasi una dichiarazione di intenti la frase iniziale di "I had revomed everything", il brano che con un arpeggio di chitarra apre The Darkest Sea, sesto lavoro a nome BCO, in cui Paolo Messere vuol celebrare il mare, nella sua parte più oscura, con 10 episodi tesi e a volte drammatici, trasmettendoci la sua inquietudine che è, poi, anche un po’ la nostra, dell’essere umano.
Ancora un arpeggio e sofferenza ad aprire la seguente "Misunderstood" “I give so much suffering and pain misunderstand the words”.
2 brani oscuri e profondi come il mare, appunto, di cui qualche artista più in vista, magari delle terre down under, andrebbe fiero.
Evidenti riferimenti a Robin e le ballate elettriche dei suoi Sophia (non aveva scritto anche lui un brano dal titolo "The Sea"?) in "Blindfold".
Basterebbero i primi 3 brani per farci apprezzare questo lavoro ma poi il disco si dipana in maniera abbastanza uniforme (non sia letto come definizione deteriore, anzi, al contrario è la sua forza) tra echi Swansiani speziati da accenti a la Sparklehorse, con una menzione particolare per "You Can’t Teach Me How To Change My Life"  fino ad arrivare a quella "Friends Faraway" che è il brano più delicato e punto più alto dell’intera opera “Friends faraway have their fears, all of their feelings were annihilated by the time, even their joys seems to run out guilt…”.
Il “vento di dicembre” porta via l’ennesima ottima prova di Paolo e i suoi BCO, confermandoli una certezza nel panorama musicale italiano 

Voto: ◆◆◆◆
Label: Seahorse Records



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