sabato 8 ottobre 2011

Laura Marling - A Creature I Don't Know (Recensione)

Laura Marling- A Creature I Don't Know Myspace Santo Subito!

È il caso di dirlo a proposito di questa cantautrice britannica. Probabilmente sembrerà una frase blasfema considerando che forse questa è ormai l’era del Faccia-libro e che il povero Myspace si è dovuto mettere da parte, ma per Laura Marling è stato fatale. È stato il mezzo per arrivare a farsi notare. Inutile dirvi quanto sia giovane la nostra cantautrice, quasi mi vergogno a dirlo, ma lei ha solo 21 anni, è nata infatti nel 1990, e ha già 3 album all’attivo, parecchi Ep e un curriculum di tutto rispetto. Tanto che si è aggiudicata un Brit Awards come “miglior artista femminile britannica”e un NME Awards. Ha spesso collaborato con I Noah and the Whale, gruppo inglese Folk\rock e i Mumford & Sons. Ma lo scarto di Laura Marling è accentuato da uno stato ancora in bilico tra la padronanza e la voglia di crescere e affermarsi.E questo nuovo album non fa che confermare tutto ciò. È, a mio parere, forse poco immediato, un primo ascolto non basta, ma è proprio al secondo e al terzo ascolto che si comincia a comprendere quanto sia giusto che Laura Marling sia riuscita in qualche modo a ritagliarsi una bella fetta nel panorama musicale inglese e non solo.

“A Creature I Don’t Know” è il titolo del suo nuovo lavoro, incentrato su questa Creatura sconosciuta che intimorisce e che ci porta sempre ad un costante lavorio interno, tra la paura e il desiderio di divincolarsi, effetto di una terribile tensione. Tema ampiamente esplicato nel brano “the Beast”, nucleo centrale del concept della Marling in cui riecheggia sottilmente, nelle sonorità e nelle note basse, tratti di Pj Harvey. Ma spero di non essere scontata nel cercare le influenze di questa giovanissima artista in personalità forti del quadro musicale degli anni ’60\’70 come Joni Mitchell, Suzanne Vega e Sandy Denny. Infatti oltre a saper impugnare una chitarra ed avere un'attitudine Folk, hanno in comune un forte senso di straniamento e di tendenza all’inquietudine e alle forti suggestioni, ma che in Laura Marling, forse grazie alla sua giovane età, vengono attutite e mitigate da suoni che tendono ad andare oltre queste sensazioni, come possiamo rilevare nel brano “My friends”. L’incipit dell’album è affidato al brano “The Muse”, quasi ci fosse bisogno di una topica invocazione alle Muse, che con “the Salinas” danno quel sapore tipicamente Folk dalle tinte Dylaniane. Non manco di notare anche un accenno a Leonard Cohen, come si può assaporare nel brano “Night After Night”. Un “nu\Folk” quello di Laura Marling ricco di spunti e assolutamente consigliato.

Curiosità! Non è stata di parola la Marling, che aveva annunciato due Album nel 2010, e invece abbiamo aspettato questo settembre per "A Creature I Don't Know" seguito di "I Speak Because I Can". Ma è comunque un lavoro da tenere sott'occhio!

Voto: ◆◆◆
Label: Virgin

1 comments:

cooksappe ha detto...

bene :)

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