Da una band con un nome del genere ci si
aspetterebbero fuoco, fiamme e vapori ustionanti. Oltretutto i
Locomotif sono di Catania, città di gloriose prove musicali più che
fragorose; quindi, per istinto, uno li collocherebbe nel
filone/cliché “rumorosi viscerali del Sud”. E invece ecco un
gruppo che fa musica che scivola sulla pelle e avvolge i fianchi come
una doccia fresca, debuttando con un album di pop flessuoso e
discreto.
Voce cristallina – quella di Federica Faranda nello
specifico, accompagnata da Carmine Ruffino, Gianluca Ricceri e Luca
Barchitta – e niente chitarra, elettronica chillout con striature
jazzy e campanelle, il quartetto siciliano affida ai testi in lingua
inglese di dieci degli undici pezzi di "Twimog" l'outlook decisamente
extra-italico del progetto. Unico brano in italiano è una versione
in chiave onirica di Amare inutilmente, che alleggerisce la
struggevolezza dell'originale di Gino Paoli.
This World Is Made of
Glass – ecco cosa si nasconde dietro il curioso titolo dell'album: un
acronimo che rimanda alla trasparenza del vetro, piuttosto che
all'ineffabilità di ciò che sta dietro il mondo dei Locomotif e le
atmosfere rarefatte delle loro canzoni. "Twimog" è un esordio che si
piega al nostro orecchio sussurrando armonie che posseggono la
dolcezza di un carillon, e allo stesso tempo è un lavoro che sta
bene attento a serbare il fascino delle cose non spiegate
interamente. Tutto sta a capire se e quanto ci sarà ancora di
nascosto e prezioso da condividere, in futuro.
Voto: ◆◆◆◇◇
Label: IRMA Records
Label: IRMA Records
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