Buono e originale l’esordio dei bolognesi Le Strade, quintetto fedele alle linee di un rock ibrido, o perlomeno a ponteggio tra indie sgranato e qualche tubolarità avvezze al frequentare certe vie Kula Shakeriane, un esordio senza nome specifico se non quello della band che, nelle diramazione delle sue cinque tracce, produce punti di forza ed energie sufficienti per garantirsi una qualità interessante ed uno spunto di partenza non indifferente se paragonati a certe nuove protuberanze elettrificate dell’underground.
Ottimo artigianato
musicale, questi cinque rockers guidati da una voce che ricorda in tutto e per
tutto quella di uno stordito e digrignante Edda
dei Ritmo Tribale, restano forti
nell’urgenza della denuncia, quella dal cuore caldo e dai sudori sentiti, un
aspro retrogusto che sfiora anche in certe frazioni le spinte amplificate dei Marlene “Aperti al Moralismo”, ma quello che più colpisce è la qualità
nobilissima del tutto, ritmi, strutture e atmosfere da cardiopalma, nessuna staticità
a fare da contraltare a vuoti di stesura, tutto corre come un’urgenza da urlare
e condividere con ascolti assetati di buono, e loro, Le Strade, sanno come
dissetarli.
Si diceva cinque tracce
sanguigne che celebrano la cognizione e la causa di un modo di suonare rock
senza affidarsi alle arie friendly, un piccolissimo concept “impegnato” dal
linguaggio evoluto “T.H.Y.”, un
inciso che allunga le sue ombre elettriche in sintomatologie orientali “La mia ricerca di felicita” con appunto
i Kula Shaker come divinità a
rimorchio o la marzialità cupa e cerebrale che “Il prezzo” sferza e fustiga l’orecchio privilegiando l’estetica
rigida di un suono di rispetto; ogni tanto ci si sorprende nel fantasticare
come potrebbe essere un nuovo modo di essere alternativi senza intaccare
stereotipi già confezionati e pronti per l’uso, ed ecco che spuntano fuori Le
Strade ad indicare magari una “nuova via” da percorrere, e se ci si immedesima
fitto fitto nella struggenza rocambolesca di “In fuga verso i confine”, lo “sconfinamento”raggiunge la santità
atea di un’arte coerente e lucida.
Cinque rockers alla
stricnina, amaro/dolci suoni che mostrano i canini come un cuore esplosivo. Non
perdeteli!!
Voto: ◆◆◆◇◇
Autoproduzione
1 comments:
www.youtube.com/watch?v=MHpqaYd42Y4
escono a novembre con una nuova canzone...
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