martedì 8 ottobre 2013

Paolo Cattaneo - La Luce nelle Nuvole (Recensione)

Quattro anni dopo "Adorami e perdonami" , Paolo Cattaneo torna a lavorare in studio lasciandosi alle spalle la parentesi de " Il gioco", mettendo alla prova  la sua esperienza ormai quasi ventennale presentando sulla scena " la luce nelle nuvole". Le frontiere del corpo musicale di questo autore si sono decisamente allargate negli ultimi anni, proprio come ne "L'innocenza", brano d'apertura del suo ultimo lavoro: un pezzo che mette in mostra una consolidata abilità di sperimentare e creare tracce orecchiabili, con l'aiuto di quel synth pop ormai tanto in voga presso i nostri moderni cantautori. Ne viene fuori un brano curioso e colmo di un'allegra malinconia, che torna a parlare attraverso le parole dritta al cuore e al cervello di chi ascolta senza annoiare, nemmeno quando l'estate è ormai finita. Ma dopo la bella stagione l'autunno arriva sempre, ci sono le foglie che cadono e le prime piogge e " Mi aspetto di tutto" ( splendida collaborazione con Lele Battista ) irrompe nel disco perfetta con i suoi toni più controllati e fortemente autobiografici. Bisogna accettare le cose per quelle che sono, senza avere paura di fare delle scelte, anche se possono essere errate. Questa traccia è da prendere cosi com'è, senza lasciarsi indietro alcun margine di rimpianto. Dopo l'inizio decisamente positivo i toni si smorzano ampiamente con " Le tue ali", dove si torna alla classicità melodica di alcune vecchie opere che ci vengono dal passato, ma la voglia di fuggire è tanta, forse troppa che si rischia di cadere nel noioso e si scappa in fretta verso "Come per miracolo", che riporta il disco sui binari giusti: liriche ben incastonate con una base dal ritmo incalzante, orecchiabilità al punto giusto senza scemare nel banale. Si inizia ad intravedere lentamente la luce in mezzo alle nuvole, e quando inizia "Col mio ritmo", con il suo ritornello che sembra davvero far respirare l'ascoltatore, si è consapevoli che la maturità di un'artista si concepisce anche attraverso il tempo e le esperienze giuste. " Tarda pure" è una perla di rara bellezza, come se l'autore si fosse dato appuntamento davvero con la sua canzone, riuscendo a partorire un mix di suoni e melodie che crescono lentamente, facendosi appunto attendere in un vortice di colori e spunti di elettronica mai condotta al punto di definirsi esagerata. La bassline successiva assomiglia molto alla linea ferroviaria  "Roma - Milano", brano di una semplicità poetica disarmante, intriso della più pura quotidianità che ci circonda e il tutto senza mai voler strafare, le sue storie rimangono umili e democratiche, e noi tutti rimaniamo uguali anche a chilometri di distanza. "Ammirazioni Folli" riprende quella veste di solare malinconia che trovavamo nell'incipit del disco, regalando all'ascolto un ritmo quasi ballabile prima della chiusura concessa al pianoforte di " Non ho rabbia non ho pietà", brano saggio e più profondo degli altri in cui Cattaneo si concede un nuovo sfogo probabilmente autobiografico, facendo accompagnare un testo più studiato e crudo da una melodia semplice e dolce, chiudendola in breve come sempre non lasciando spazio ad artifici del caso.

"La luce nelle nuvole" è complessivamente una prova positiva da parte di un Cattaneo che paradossalmente riesce ad essere semplice e complesso al tempo stesso. Il suo album è un incastro di storie che si alternano tra il vivere quotidiano e la fantasia che accompagna la voglia di fuggire e di sognare, relegando l'immaginazione in uno spazio tutto suo, benchè molto limitato quasi temendo che ella possa scappare o sfuggire al suo controllo. I brani scorrono rapidamente e non annoiano quasi mai, ma spesso appaiono troppo controllati e pieni di un equilibrio interno dal quale non provano mai ad evadere, certamente per volontà dell'artista che fa acquisire importanza al complesso, provando a dimenticare che dopo aver costruito un muro bisognerebbe dipingerlo se non si vuole averlo bianco. Ma non crediamo che " La luce nelle nuvole" avrebbe potuto possedere un colore più variopinto, ma forse leggermente un po' meno pallido.

Voto: ◆◆◆◇◇
Label: Electric Circus

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